Una recentissima ricerca mostra che i topi clonati muoiono giovani
Scienziati di Tokio (Giappone) hanno sollevato nuove perplessità in merito alla sicurezza della clonazione, con un esperimento che dimostra come i topi clonati muoiano più giovani di quelli nati in modo naturale. I ricercatori dell'Istituto nazionale per le Malattie infettive di Tokio hanno riscontrato che dieci dei loro dodici cloni di topi sono morti prematuramente. I roditori erano affetti da polmonite, insufficienza epatica e tumori. Le scoperte provenienti dal Giappone hanno sollevato nuovi dubbi riguardo ai pericoli della clonazione dei mammiferi, evidenziando un primo possibile legame fra la clonazione e la morte prematura. Il gruppo responsabile della ricerca, ha dichiarato che i risultati cui sono giunti generano nuove preoccupazioni riguardo ai tentativi di creare cloni umani, attraverso la clonazione a scopo riproduttivo. Gli scienziati sostengono che il sistema immunitario dei topi potrebbe essere stato danneggiato dal processo di clonazione. Tuttavia, essi non hanno escluso altri fattori quali la loro costituzione genetica e la tipologia di cellule utilizzate per clonarli. In un articolo apparso sulla rivista "Nature Genetics", gli scienziati affermano: "I possibili effetti negativi a lungo termine della clonazione, come pure l'alta incidenza di aborti spontanei e di anomalie genetiche degli animali clonati, è motivo di apprensione per quanto concerne i tentativi di clonare esseri umani per finalità riproduttive". La nuova ricerca fa seguito alla rivelazione che la pecora Dolly, creata nel 1996 presso il Roslin Institute (Scozia) attraverso la tecnica di trasferimento del nucleo cellulare, soffre di artrite a soli cinque anni di età. Successivamente alla scoperta, il professor Ian Wilmut, uno degli scienziati che ha creato la pecora Dolly, ha invitato ad effettuare ulteriori ricerche sulla salute degli animali clonati. Nel discutere in merito alle implicazioni dello studio sui topi, il Dr. Harry Griffin, anch'egli del Roslin Institute, avrebbe affermato: "Non c'è dubbio che nel caso in cui Dolly muoia prima di quanto sia stato ragionevolmente previsto, il decesso verrà imputato ad un invecchiamento precoce.Tuttavia non si può trarre alcuna conclusione in base ad un singolo mammifero".