Secondo il Direttore del programma "Crescita", l'UE deve svolgere un ruolo fondamentale nel settore spaziale
In un'intervista al Notiziario CORDIS, Jack Metthey, nominato di recente ai vertici della direzione "Crescita competitiva e sostenibile: azioni di ricerca nel settore dei trasporti", ha dichiarato che la conoscenza, la valorizzazione del mercato e il potere sono i tre motivi che in questo momento rendono necessaria l'adozione di una politica spaziale da parte dell'UE. Al fine di sostenere le attività spaziali della Commissione, è stata creata di recente l'unità di politica spaziale, diretta da Luc Tytgat. Il servizio definirà una strategia di R&S (ricerca e sviluppo) e gestirà le attività nel settore della politica e della ricerca in ambito spaziale. "Per questi tre ordini di motivi [conoscenza, valorizzazione del mercato e potere], sarebbe molto difficile per l'Europa non essere presente in ambito spaziale, soprattutto con riferimento alla società della conoscenza. Lo spazio è un luogo in cui la conoscenza è importante. Non si può andare nello spazio se non si possiede la conoscenza ed andare nello spazio è un modo per acquisire la conoscenza", ha dichiarato Metthey. Egli ha anche sostenuto che il vertice di Goteborg ed il fatto che sia stata data la priorità allo sviluppo sostenibile abbiano determinato la nascita di progetti quali Envisat, che agevoleranno l'osservazione terrestre. La sicurezza, ha dichiarato Metthey, è una "attività emergente" per la Comunità e "lo spazio è un luogo di potere, di autorevolezza e di sovranità inteso in senso lato. Esso si collega anche al concetto di sicurezza". L'importanza del settore spaziale per i cittadini europei è altresì un elemento fondamentale, poiché avvicina lo spazio a coloro che alla fine ne trarranno vantaggio. "Finora, ci si è avvicinati allo spazio da un punto di vista tecnologico. Questo tuttavia è un esercizio costoso ed è quindi giusto renderne conto ai cittadini europei", ha dichiarato Metthey. Al fine di sottolineare l'importanza del settore spaziale nella nostra vita quotidiana, egli ha invitato ad immaginare cosa succederebbe se per un giorno cessassero tutte le attività collegate allo spazio: assenza di trasmissioni televisive, mancanza di molti collegamenti telefonici e perdite economiche per miliardi di euro. Metthey, che il 1° marzo assisterà al lancio di Envisat, il satellite europeo avanzato per l'osservazione terrestre, ha spiegato che, in vista di consolidare questa politica spaziale emergente, la Commissione sta cercando di intensificare i suoi rapporti con l'Agenzia spaziale europea (ESA), accrescere la cooperazione internazionale nel settore spaziale ed avvicinare lo spazio ai cittadini. Il gruppo della DG Ricerca addetto al settore spaziale sta anche tentando di instaurare legami con i colleghi impegnati in altri servizi, al fine di promuovere lo spazio quale potenziale valore aggiunto per le loro attività. Il desiderio di coinvolgere maggiormente nuovi attori nella ricerca spaziale si estende anche alle società di minori dimensioni, alle nazioni più piccole ed ai paesi candidati. Il Direttore accoglie favorevolmente i risultati raggiunti dall'ESA mediante l'inserimento di nuovi operatori nel settore spaziale e chiarisce che tramite l'adozione di una filosofia di contropartita, i membri dell'ESA aderiscono ai programmi, con la certezza però che la loro industria nazionale ne trarrà in qualche modo vantaggio e la consapevolezza di ottenere un certo rendimento. Nel corso degli anni, ciascun paese è quindi riuscito a sviluppare alcune attività connesse al settore spaziale, ha spiegato Metthey, sia nel campo dei componenti hardware, sia nell'ambito della catena di approvvigionamento, dei servizi, dell'informatica, dell'elettronica e delle attrezzature terrestri. Egli inoltre non ha dubbi che i paesi candidati saranno maggiormente coinvolti nel settore spaziale e sostiene che l'ESA ha già avviato negoziati con alcuni di questi paesi. La Commissione sta attualmente conducendo trattative con l'ESA e di recente ha richiesto al Consiglio dei ministri un mandato di negoziazione per la conclusione di un accordo quadro fra i due organismi. Si prevede che gli Stati membri adottino una decisione in occasione del Consiglio "Ricerca" dell'11 marzo. Metthey ritiene che l'impresa comune del progetto Galileo ha mostrato che tale accordo è necessario. "Galileo è finanziato in parte dall'ESA ed in parte dalla CE. Indirizzare tali contributi al fine di costituire una singola entità, una sola gestione ed un sistema unico è risultato un po' difficile in termini di processo decisionale, visto che dobbiamo seguire percorsi paralleli che non sono sincronizzati al meglio. [.] Poiché vorremmo intraprendere una serie di iniziative comuni, vogliamo semplificarci la vita", ha affermato Metthey. La Commissione spera che, formalizzando il rapporto fra l'ESA e l'UE, si definiscano con maggiore chiarezza i ruoli di cliente e di fornitore, permettendo all'utente (la Commissione) di definire le proprie esigenze. La Commissione sta anche ampliando la sua attività di cooperazione in ambito spaziale al di fuori dell'UE ed ha già siglato un accordo con la Russia, sottoscritto dal commissario per la Ricerca, Philippe Busquin, dal direttore generale dell'ESA, Antonio Rodotà e dal direttore dell'Agenzia spaziale russa (RKA), Yuri Koptev. Gli esperti hanno già avviato gli incontri e stanno discutendo in merito a progetti concreti. Metthey spera che a ciò faccia seguito una visita in Russia da parte di Busquin e di Mitsos, nel corso del 2002. Metthey crede che gli Stati membri dell'UE sostengano con entusiasmo il coinvolgimento della Commissione nel settore spaziale. "Questo è un passo assai naturale da compiere. Noi tutti sappiamo che le risorse a nostra disposizione sono di gran lunga inferiori rispetto a quelle che possono essere investite negli Stati Uniti. Nonostante i pochi mezzi a disposizione, dobbiamo fare meglio dei concorrenti, in altre parole, dobbiamo essere più organizzati. È necessario adottare una vera politica spaziale europea con economie di scala ed una migliore efficienza economica". Il lancio di Envisat, un avanzato satellite in orbita polare per l'osservazione terrestre che fornirà misurazioni precise dell'atmosfera, degli oceani, delle terre e dei ghiacciai per un periodo di cinque anni, è previsto per il 1° marzo e Metthey sarà presente all'avvenimento. Egli ritiene che Envisat rappresenterà una "svolta importante" nell'osservazione terrestre e conferirà all'Europa un ruolo di primo piano. Una serie di progetti finanziati dall'UE elaboreranno ed analizzeranno le informazioni fornite dal satellite e, oltre a questi, Metthey è convinto che "centinaia di applicazioni scientifiche aspettano con impazienza di ottenere tali informazioni".