Secondo gli USA, Galileo "non è necessario"
L'Unione europea ha respinto le critiche provenienti dagli Stati Uniti ai piani di attuazione di Galileo, il sistema indipendente di navigazione satellitare per l'Europa. In una dichiarazione pubblicata il 7 marzo, il Dipartimento di Stato diretto da Colin Powell ha dichiarato che "il governo degli Stati Uniti non riscontra alcuna necessità impellente di avviare Galileo, dato che, secondo le previsioni, il sistema GPS soddisferà le esigenze dei suoi utenti in tutto il mondo anche nel futuro". Secondo tale dichiarazione, il GPS è utilizzabile dagli utenti civili a titolo gratuito ed attualmente è sottoposto ad importanti ristrutturazioni per migliorarne la precisione. Inoltre gli Stati Uniti intendono assicurarsi che Galileo non interferisca con il GPS, in particolare con le sue componenti militari, e si opporranno a qualsiasi fattore passibile di ridurre la loro capacità di rifiutare i segnali di posizionamento ai nemici durante i periodi di crisi. "Se l'Europa decidesse di proseguire nel programma Galileo, gli Stati Uniti sarebbero interessati ad una cooperazione per garantire l'interoperabilità di Galileo con il GPS e i benefici per gli utenti su entrambe le sponde dell'Atlantico", prosegue la dichiarazione. Il Dipartimento di Stato statunitense ha dichiarato di aver proposto un accordo di cooperazione per assicurare che la struttura dei segnali di Galileo e la sua frequenza radio non interferiscano con il GPS, aggiungendo che "in questa fase del dialogo non si ha ancora la certezza che esista una base solida per la cooperazione". Tuttavia, in un documento informativo pubblicato lo scorso gennaio, la Commissione europea ha respinto come "pretestuose" le affermazioni che il GPS fosse superiore a Galileo in quanto gratuito per gli utenti civili. La Direzione generale dell'Energia e dei Trasporti della Commissione europea ha affermato che, analogamente al GPS, Galileo sarà gratuito per gli utenti di base, e che solo alcune applicazioni speciali selezionate saranno a pagamento. "Tali applicazioni di servizio necessiteranno di un alto livello qualitativo dei servizi, che il GPS nella sua forma attuale non è in grado di fornire", ha aggiunto. "È possibile che il GPS del futuro offrirà servizi di alta qualità, ma non esiste alcuna garanzia che saranno offerti gratuitamente, in particolar modo se il GPS si troverà in una situazione di monopolio". In un'intervista esclusiva concessa il 14 febbraio al Notiziario CORDIS, il Direttore generale dell'Agenzia spaziale europea Antonio Rodotà ha dichiarato che sarebbe imprudente per l'Europa fare affidamento sulla possibilità di utilizzare "all'infinito" il sistema di navigazione satellitare GPS, avvertendo che, qualora gli americani decidessero di impiegare il GPS per gestire una crisi militare o un'altra operazione, le possibilità di impiego per gli utenti al di fuori degli USA potrebbero essere limitate. L'eurodeputato tedesco Norbert Glante, autore di una relazione su Galileo adottata dal Parlamento europeo il 7 febbraio di quest'anno, ha dichiarato che l'UE sta cooperando con gli Stati Uniti per assicurare che Galileo non interferisca con il sistema GPS. L'europarlamentare si è detto fiducioso che si perverrà ad una cooperazione tra il sistema europeo e quello statunitense, sebbene il GPS sia stato progettato come applicazione militare laddove Galileo è inteso per usi civili. Glante si è inoltre dichiarato ottimista sul fatto che gli Stati membri dell'UE raggiungeranno prossimamente un accordo sul finanziamento di Galileo. Un portavoce del commissario per i Trasporti Loyola de Palacio ha espresso una certezza incondizionata della necessità di Galileo, nonché il proprio ottimismo sul fatto che, al riguardo, si compieranno progressi al prossimo Consiglio "Trasporti" del 25 e 26 marzo.