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Contenuto archiviato il 2023-01-01

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I ricercatori delineano la propria visione di progetti integrati e reti d'eccellenza

In una manifestazione organizzata l'11 marzo dalla Commissione a Bruxelles, i rappresentanti della comunità della ricerca hanno presentato le proprie visioni su come utilizzare i nuovi strumenti proposti per il sesto programma quadro (6PQ). Lo scopo della manifestazione era o...

In una manifestazione organizzata l'11 marzo dalla Commissione a Bruxelles, i rappresentanti della comunità della ricerca hanno presentato le proprie visioni su come utilizzare i nuovi strumenti proposti per il sesto programma quadro (6PQ). Lo scopo della manifestazione era offrire informazioni sui nuovi strumenti ai "moltiplicatori di informazioni", in particolare relativamente alla priorità sei, "Sviluppo sostenibile e cambiamento globale". I rappresentanti dell'industria automobilistica e della cantieristica navale hanno esposto come utilizzerebbero i progetti integrati e le reti di eccellenza nei rispettivi campi di ricerca. Il Dott. Ulf Palmquist dell'EUCAR, il consiglio europeo per la R&S (ricerca e sviluppo) nel settore automobilistico, ha dichiarato che un progetto integrato nel campo della sicurezza integrata consisterebbe nel raggruppamento di diversi progetti o sottoprogetti intorno ad un percorso di sviluppo verso un obiettivo globale. Tali progetti riguarderebbero vari temi rilevanti per il 6PQ, comprese le tecnologie della società dell'informazione, la nanotecnologia e lo sviluppo sostenibile. In termini gestionali, l'EUCAR prevede "responsabilità stratificate e distribuite per gestire un progetto di queste dimensioni". Ciò significherebbe un gruppo centrale per la gestione strategica complessiva del progetto, con un responsabile di progetto addetto alla gestione ed all'operatività quotidiane. Mentre la Commissione prevede una durata da tre a cinque anni per i progetti integrati, il Dott. Palmquist ritiene che sarebbe più opportuno un periodo compreso tra i cinque e gli otto anni, con un budget totale di 20 milioni di euro circa. In materia di diritti di proprietà intellettuale, il Dott. Palmquist vorrebbe che i risultati fossero condivisi all'interno dei singoli sottoprogetti, ma senza un accesso globale alla conoscenza di ciascuno dei partner. A suo parere sarebbero da condividere anche i risultati delle valutazioni, ma non le soluzioni. Il Dott. Palmquist approva l'intenzione della Commissione di fornire un sostegno finanziario sotto forma di "sovvenzione al bilancio", che a suo dire permetterà una gestione operativa e tattica del progetto, oltre che flessibilità nella ridistribuzione delle risorse, e garantirà la trasparenza della gestione. L'EUCAR si aspetta che la responsabilità finanziaria generale spetti al gruppo centrale, e quella locale ad ogni progetto ed ai relativi partner. Michael Goldan della VNSI, l'Associazione dei cantieri navali dei Paesi Bassi, ha dichiarato che le reti di eccellenza saranno di grande beneficio per la cantieristica navale europea e la aiuteranno a competere con i cantieri dell'Estremo Oriente. Goldan ha evidenziato che la ricerca europea nella cantieristica navale è altamente specializzata e composta spesso da piccole organizzazioni. Per questa industria è quindi difficile mobilitare una massa critica sufficiente in termini di risorse umane ed infrastrutture. Goldan ha descritto il proprio concetto di rete di eccellenza come un programma di ricerca svolto in comune, che comporta attività integrate quali la programmazione, lo scambio di personale, le piattaforme di ricerca, impianti reali e virtuali, forse addirittura una nuova impostazione economica, che comprenda un adattamento alle attività dei partecipanti. Tale rete diffonderebbe eccellenza tramite la formazione di ricercatori, la diffusione di informazioni ed il collegamento in rete. Goldan ritiene che questa rete porterebbe a forme competitive di design e produzione, a nuovi concetti di navi, all'ingresso in nuovi mercati e servizi, ad interfacce nave-costa più veloci, nonché a navi più sicure e più rispettose dell'ambiente. Nella concezione di Goldan, la rete tipo avrebbe circa sette partner provenienti dalle università e lo stesso numero dai centri di ricerca, con cinque ricercatori per partner, oltre a 14 partecipanti appartenenti all'industria, ciascuno dei quali coinvolgerebbe da due a tre ricercatori, per un totale di 105 ricercatori. Nella sua previsione, il 50 per cento del budget sarebbe destinato alla ricerca, il 20 per cento all'integrazione, il 20 per cento alla diffusione di informazioni e non più del 10 per cento alla gestione. I rappresentanti della Commissione hanno però evidenziato che l'intensità della ricerca varierebbe in relazione ai diversi temi. Goldan ha concluso con l'affermazione che le reti di eccellenza offrono l'opportunità di migliorare le capacità della ricerca, il che costituisce un'esigenza fortemente sentita dall'industria, e ha ipotizzato l'uso di tale rete come veicolo per l'integrazione in Europa, usando come punto di partenza le reti esistenti, come ad esempio le reti tematiche create nell'ambito del quinto programma quadro.