BSE: con ogni probabilità il Comitato scientifico dell'UE confermerà il proprio parere sulla sicurezza del muscolo bovino
Secondo alcune fonti della Commissione europea, il Comitato scientifico direttivo dell'UE confermerà il proprio parere attuale, nel quale sostiene che il muscolo dei bovini non è a rischio di contaminazione da parte dei prioni della BSE. La conferma della "conventional wisdom" (o nozione convenzionale) su tale argomento fa seguito alla pubblicazione di prove a sostegno della suddetta tesi, costituite dai risultati di nuovi test condotti dall'agenzia francese per la sicurezza alimentare (AFASSA). Il dibattito sulla BSE ha subito un'inversione, la settimana scorsa, quando una ricerca pubblicata dal Premio Nobel Stanley Prusiner dell'Università della California ha fatto sorgere il dubbio che le attuali misure anti-BSE possano essere fondate su una base scientifica errata. Da una ricerca condotta sui prioni nelle zampe posteriori dei topi, l'équipe di Prusiner è giunta alla conclusione che i prioni della BSE potrebbero infettare il muscolo dei bovini. Le misure adottate fino ad oggi contro l'encefalopatia spongiforme bovina si sono basate sull'assunto che i prioni possano essere trasmessi solo attraverso il sistema nervoso o i tessuti linfatici dei bovini. Alla luce della pubblicazione di tali risultati, le autorità francesi hanno deciso di avviare una serie di nuovi test sui bovini. Tuttavia, nel corso delle analisi fino ad oggi condotte sui bovini affetti da BSE, l'AFASSA non ha mai riscontrato la presenza di prioni nei muscoli degli animali. Ieri, una portavoce della Commissione europea ha dichiarato che ciò conferma alcuni test precedentemente condotti in Gran Bretagna, spiegando che la ricerca di Prusiner è irrilevante per due motivi. Innanzitutto, è stata effettuata sui topi, la cui struttura non può essere paragonata a quella degli esseri umani o dei bovini. In secondo luogo, tale ricerca mirava ad individuare il prione della scrapie, il quale costituisce una proteina diversa, per quanto simile, dal prione della BSE. "Le implicazioni di questa ricerca sono state totalmente ingigantite dalla stampa", ha affermato la portavoce, la quale ha aggiunto: "Stanley Prusiner è un buono scienziato, ma anche un abile public-relation man". I risultati della ricerca del professor Prusiner verranno discussi alla prossima riunione del Comitato scientifico direttivo dell'UE, tuttavia la portavoce prevede che essi "non avranno alcun impatto concreto" sul parere attuale del Comitato stesso, secondo il quale i prioni della BSE non infettano il muscolo dei bovini. "La carne di muscolo non comporta in concreto alcun rischio e tale ricerca non ha cambiato questo dato di fatto", ha affermato la portavoce. I Comitati scientifici direttivi dell'UE si riuniscono ogni sei settimane. Provenienti da istituti di ricerca e università, i membri di tali comitati non ricevono alcuna retribuzione dalla Commissione, ma forniscono pareri su base volontaria.