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Decompression and fragmentation of andesitic magmas during explosive events at open-vent volcanoes

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Hanno inizio con una grande esplosione – vulcani e correnti di densità piroclastiche

I vulcanologi finanziati dall’UE hanno studiato i processi che controllano le correnti di densità piroclastiche, un meccanismo importante per l’introduzione delle ceneri vulcaniche nell’atmosfera.

Il progetto DFAM (Decompression and fragmentation of andesitic magmas during explosive events at open-vent volcanoes) ha studiato i processi che controllano la formazione di correnti di densità piroclastiche (PDC). Le PDC sono correnti che si muovono in modo veloce composte da gas caldo e cenere, le quali si verificano successivamente a eruzioni vulcaniche esplosive e rappresentano un rischio per persone, proprietà, bestiame e coltivazioni, e interrompono il traffico aereo. Quando si diffondono, le PDC possono generare correnti secondarie conosciute come Co-PDC. La comprensione della generazione di correnti Co-PDC e la distinzione tra ceneri derivate dai camini vulcanici e conseguenti a Co-PDC, nei depositi di ceneri, è fondamentale per comprendere le dinamiche delle eruzioni esplosive. Inoltre, il contributo delle ceneri Co-PDC non è chiarito dai modelli di dispersione delle ceneri utilizzati durante le eruzioni, per la gestione della potenziale chiusura relativa allo spazio aereo. I depositi di cenere vulcanica possono rivelare i meccanismi che portano alle eruzioni esplosive e le controllano, consentendo agli scienziati di comprendere e prevedere il comportamento di un vulcano. Un requisito fondamentale per la valutazione dei rischi e l’interpretazione delle eruzioni, posto dalle ceneri vulcaniche, riguarda la caratterizzazione accurata delle fonti di cenere iniettate nell’atmosfera e trasportate sottovento. Il progetto DFAM ha svelato le dinamiche delle correnti Co-PDC formate all’inizio dell’eruzione del Monte St. Helens relativa al 18 maggio del 1980. Tale operazione è stata possibile combinando la granulometria dettagliata e l’analisi dei componenti con la nuova analisi del campo di vento atmosferico e delle immagini satellitari relative alla diffusione della nube di cenere. I ricercatori hanno inoltre compilato e rianalizzato una quantità eccezionale di dati pubblicati relativi alle ceneri Co-PDC. Inoltre, sono stati progettati analoghi strumenti per lo svolgimento di esperimenti in scala al fine di studiare la generazione delle correnti Co-PDC, i quali hanno migliorato la comprensione del ruolo relativo a granulometria e temperatura in relazione alla formazione di correnti Co-PDC. Entrambe le attività hanno portato a una nuova comprensione della sedimentazione inerente alle ceneri fini provenienti dai pennacchi vulcanici. Inoltre, a seguito di un’ampia collaborazione con altri modellisti numerici, sono state sviluppate simulazioni numeriche migliorate in quanto a dispersione e sedimentazione di ceneri fini dai pennacchi vulcanici. Ciò ha rappresentato un significativo passo avanti per la comunità scientifica che lavora alla dispersione delle ceneri e ha ampliato gli orizzonti di ricerca. Il lavoro del progetto DFAM avrà importanti benefici per le organizzazioni che modellizzano la distribuzione delle ceneri e valutano e mitigano i rischi connessi.

Parole chiave

Correnti di densità piroclastiche, cenere vulcanica, eruzione vulcanica, correnti Co-PDC, Monte St. Helens, modelli numerici, composizione granulometrica

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