La Commissione sollecita un confronto sulle proposte di sostegno al coordinamento nell'ambito del 6PQ
La DG Ricerca della Commissione europea sollecita un confronto sulle sue proposte relative al progetto "ERA-NET", il principale strumento di sostegno alla cooperazione ed al coordinamento nell'ambito del sesto programma quadro (6PQ) di ricerca e sviluppo. La Commissione ha pubblicato un documento di lavoro su "ERA-NET" nell'intento di avviare un dibattito aperto sui provvedimenti tesi a migliorare la cooperazione ed il coordinamento delle attività di ricerca a livello nazionale e regionale. Si prevede che il progetto contribuirà a strutturare lo Spazio europeo della ricerca (SER), intensificando la cooperazione ed il coordinamento attraverso il collegamento in rete delle attività di ricerca e l'apertura dei programmi di ricerca nazionali e regionali. I progetti ERA-NET saranno attuati sotto forma di "azioni di coordinamento" e verranno finanziati con un contributo di 160 milioni di euro nell'ambito del programma specifico del 6PQ dal titolo "Integrare e rafforzare lo Spazio europeo della ricerca". Il collegamento in rete riguarda le attività di cooperazione e coordinamento che si svolgono fra programmi di regioni diverse, con ciascuna autorità nazionale o regionale che sostiene il costo della propria partecipazione e delle proprie ricerche. La Commissione propone di classificare le attività di rete nell'ambito di quattro sezioni: lo "scambio sistematico di informazioni e di migliori prassi", che includerà la creazione di forum per gli ideatori ed i gestori dei programmi di ricerca e cessioni reciproche a breve termine dei responsabili di programma; le "attività strategiche", che comprenderanno l'individuazione delle attività di ricerca realizzate da programmi diversi, ma tese al raggiungimento di obiettivi simili e che potrebbero essere utilizzate per progettare futuri programmi multinazionali; la "realizzazione di attività congiunte", che dovrebbe contemplare il sostegno al raggruppamento dei progetti di ricerca finanziati a livello nazionale o regionale, l'utilizzo di procedure di valutazione multinazionali e di attività di formazione congiunte; infine, le "attività transnazionali di ricerca" dovrebbero riguardare la realizzazione di un programma di attività di ricerca transnazionali, nell'ambito di ciascun paese o regione che pagherà le spese relative alla partecipazione dei propri ricercatori. Ciò favorirebbe l'elaborazione di una strategia comune, di un programma di lavoro congiunto, di inviti a presentare proposte comuni e di procedure comuni di valutazione dei risultati. L'apertura reciproca dei programmi di ricerca nazionali o regionali implica la condivisione dei fondi nazionali o la creazione di un programma comune, strumenti che potrebbero essere impiegati per finanziare azioni congiunte di un altro paese nell'ambito di un accordo reciproco. Fra i possibili meccanismi tesi a favorire l'apertura reciproca delle attività di ricerca nazionali e regionali vi sono il finanziamento incrociato dei ricercatori di un paese da parte dei programmi di un altro paese, la concessione di fondi a favore di progetti multinazionali presentati a seguito di un invito pubblicato in un'altra regione, la fornitura dell'accesso reciproco alle strutture ed ai laboratori di un paese a scienziati provenienti da una regione diversa e la condivisione dei fondi nazionali al fine di finanziare progetti inoltrati a seguito di un invito congiunto a presentare proposte. Ciascun progetto "ERA-NET" deve comprendere attività di ricerca intraprese in almeno cinque diversi Stati membri o associati al fine di ottenere un significativo effetto di strutturazione a livello europeo. I partecipanti saranno principalmente organismi pubblici responsabili del finanziamento o della gestione delle attività di ricerca nazionali o regionali, le associazioni di ricerca, le organizzazioni private di ricerca ed innovazione, gli istituti di beneficenza e gli enti di finanziamento della ricerca operanti a livello europeo che coordinano la ricerca finanziata con contributi nazionali. Poiché si prevede che i progetti "ERA-NET" consistano in attività a lungo termine, la Commissione suggerisce che i partner costituiscano una "struttura di gestione unificata". Tale struttura potrebbe svolgere funzioni di direzione scientifica e amministrativa, sviluppare attività strategiche, assicurare il mantenimento di elevati standard di eccellenza scientifica come pure la promozione della parità fra i sessi ed effettuare controlli sullo sviluppo delle attività di ricerca. Trattandosi di una "azione di coordinamento" nell'ambito del 6PQ, i finanziamenti da parte della Comunità si limiteranno ai costi delle attività realizzate ai fini dell'attuazione di "ERA-NET". Non verrà dato alcun sostegno alle attività di ricerca in sé stesse. Il finanziamento comunitario ammonta a due milioni di euro ma può raggiungere un importo più elevato nel caso in cui un progetto "ERA-NET" riguardi numerosi settori di ricerca distinti. I primi inviti a presentare proposte saranno pubblicati in fase di avvio del 6PQ, con la prima scadenza prevista per gli inizi del 2003 ed uno stanziamento pari a 40 milioni di euro. I termini di presentazione saranno in seguito fissati approssimativamente ogni sei mesi, con stanziamenti di circa 20 milioni di euro per ciascun invito.