Gli europarlamentari chiedono una soglia dello 0,5 per cento per l'etichettatura degli OGM autorizzati
La commissione per l'ambiente del Parlamento europeo ha adottato una relazione nella quale si chiede l'inasprimento delle norme proposte dalla Commissione sull'autorizzazione e l'etichettatura dei prodotti alimentari e i mangimi geneticamente modificati (GM). La relazione sull'autorizzazione e l'etichettatura dei prodotti alimentari e i mangimi geneticamente modificati (GM), redatta dall'europarlamentare tedesca Karin Scheele, è stata approvata in prima lettura con una maggioranza risicata di voti (28 favorevoli e 22 contrari). La proposta della Commissione comprende una serie di disposizioni volte a stabilire una soglia al di sopra della quale sorge l'obbligo di etichettatura per i prodotti alimentari o i mangimi accidentalmente contaminati con OGM autorizzati. La relazione contiene un emendamento che riduce la soglia proposta per lo status di "senza OGM", dall'1 allo 0,5 per cento di contaminazione con materiale transgenico. La commissione tuttavia ha bocciato la proposta di stabilire una soglia per gli OGM non autorizzati, poiché ciò minerebbe la legislazione comunitaria sulla biosicurezza. Durante la votazione in prima lettura della relazione dell'europarlamentare greco Antonios Trakatellis, la maggioranza dei membri della commissione per l'ambiente si è espressa altresì a favore di regole più severe in materia di etichettatura e tracciabilità per i prodotti alimentari e i mangimi derivanti da organismi geneticamente modificati (OGM). Sebbene la commissione parlamentare abbia espresso ampio apprezzamento per gli obiettivi contenuti nella proposta della Commissione sulla tracciabilità degli OGM e i prodotti alimentari e i mangimi ottenuti a partire da tali organismi, numerosi europarlamentari hanno giudicato troppo limitate le proposte e, pertanto, hanno chiesto regole ancora più severe. La Commissione ha approvato un emendamento secondo il quale, al momento della commercializzazione dei prodotti GM, gli operatori devono garantire che i prodotti derivati da animali alimentati con mangimi geneticamente modificati oppure contenenti ingredienti ottenuti in questo modo vengano chiaramente etichettati come tali. Un altro emendamento stabilisce che, al fine di garantire la tracciabilità dei prodotti animali derivanti da animali alimentati con OGM, occorre adottare dei provvedimenti volti a migliorare la tracciabilità degli animali stessi. La commissione ha ritenuto che, considerato il lasso di tempo che può trascorrere prima dell'insorgere di problemi di salute, sia necessario conservare i registri per un periodo di dieci, piuttosto che cinque anni. Entrambe le relazioni verranno discusse durante la sessione di luglio del Parlamento europeo a Strasburgo.