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Il Consiglio "Telecomunicazioni" invita ad accelerare la realizzazione dell'IPv6

Il 18 giugno, in occasione del Consiglio "Trasporti e telecomunicazioni" dell'UE, i Ministri hanno convenuto che è necessario adottare ulteriori misure per accelerare l'introduzione della nuova versione 6 del protocollo Internet (IPv6). L'IPv6 sta sostituendo gradualmente l'a...

Il 18 giugno, in occasione del Consiglio "Trasporti e telecomunicazioni" dell'UE, i Ministri hanno convenuto che è necessario adottare ulteriori misure per accelerare l'introduzione della nuova versione 6 del protocollo Internet (IPv6). L'IPv6 sta sostituendo gradualmente l'attuale IPv4, che presenta un numero limitato di indirizzi disponibili. Nel febbraio 2002 la Commissione ha adottato una comunicazione, nella quale si chiedeva un piano d'azione europeo capace di accelerare l'attuazione della versione 6 del protocollo Internet. Nelle sue conclusioni, il Consiglio "Telecomunicazioni" ha insistito sulla necessità di eliminare tutti gli ostacoli all'introduzione dell'IPv6. I Ministri hanno sollecitato gli Stati membri a promuovere il lancio del protocollo attraverso campagne di sensibilizzazione e programmi educativi. Essi hanno chiesto altresì alla Commissione di esaminare l'impatto sociale del nuovo protocollo e le questioni di sicurezza. I ministri europei delle Telecomunicazioni e della Società dell'informazione hanno anche sostenuto il nuovo piano "eEurope 2005". La comunicazione della Commissione relativa al progetto, il cui obiettivo è di favorire l'accesso alla società dell'informazione da parte di tutti i cittadini europei, è stata presentata al Consiglio. Il ministro spagnolo della Scienza e della Tecnologia Anna Birulés ha dichiarato che il piano d'azione è un punto di partenza per favorire il raggiungimento dell'obiettivo fissato a Lisbona di fare dell'Europa l'economia basata sulla conoscenza più competitiva del mondo. Un altro argomento chiave affrontato nel corso del Consiglio "Telecomunicazioni" ha riguardato la governance internazionale di Internet. La Commissione è dell'avviso che il comitato consultivo governativo debba assumere un ruolo più decisivo nell'ambito dell'ICANN, l'organismo che vigila sulla registrazione dei nomi di dominio su Internet, ma ritiene che i governi non debbano partecipare direttamente al processo decisionale di quest'ultimo.

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