La rete per lo scambio di dati apre la strada ad un'Europa allargata
Le amministrazioni di Repubblica Ceca, Lettonia, Polonia, Romania e Slovenia saranno in grado di scambiare dati con i servizi di back office degli Stati membri dell'UE su come fornire i servizi di e-government, applicare la legislazione comunitaria e far rispettare le regole del mercato unico. È quanto ha stabilito la Commissione europea in una decisione del 20 giugno. La decisione apre la strada alla partecipazione di tali paesi al progetto IDA (Scambio di dati fra amministrazioni) della DG Imprese, il cui programma di lavoro, finanziato con 23,6 milioni di euro, è stato approvato il 4 giugno dalla Commissione. Le regole di partecipazione al programma IDA saranno stabilite in un protocollo d'intesa che i paesi sottoscriveranno in un prossimo futuro. La Commissione sostiene che l'incremento dello scambio di dati accelererà il recepimento dell'"acquis comunitario" da parte dei paesi candidati prima della loro formale adesione all'Unione, contribuendo a salvaguardare la sicurezza, la libertà e la giustizia in un'Europa allargata. Si prevede che protocolli simili saranno altresì siglati con Bulgaria, Cipro, Estonia, Ungheria, Lituania e Turchia non appena "le restanti difficoltà costituzionali e procedurali a livello nazionale, relative ai testi dei protocolli, saranno risolte", ha dichiarato la Commissione. Nel termine di pochi mesi dovrebbe essere il turno di Malta e Slovacchia. A seguito dell'adesione dei paesi candidati al programma IDA prevista nel 2002, la sfida per il 2003 sarà di garantire un efficiente collegamento in rete delle amministrazioni all'interno di un'Europa all'allargata. Nell'intento di favorire il raggiungimento di tale obiettivo, i paesi candidati sono già coinvolti, in veste di osservatori, in un serie di gruppi di lavoro del programma IDA composti da esperti nazionali in settori quali la sicurezza della rete ed i portali di e-government. Sono state inoltre organizzate giornate informative ed altre manifestazioni.