I paesi candidati dell'Europa orientale compiono progressi nella società dell'informazione
Dati emersi da recenti sondaggi dimostrano che l'utilizzo di Internet e la spesa relativa al servizio sono in forte aumento in alcuni paesi candidati dell'Europa orientale. Si prevede, ad esempio, che il numero di utenti di Internet in Ungheria raddoppierà entro il 2004, passando da 1,2 a 2,4 milioni. Ciò implica che un quarto della popolazione ungherese sarà in grado di collegarsi on line quando il paese aderirà all'Unione europea. Sta cambiando altresì il profilo degli utenti, poiché fra questi vi è un maggior numero di donne e di persone residenti in zone rurali. Quest'ultimo aspetto lascia intendere che Internet sta raggiungendo alcune di quelle persone che, secondo le indicazioni del piano "eEurope", non devono restarne escluse. Attualmente il divario fra utenti uomini e donne nel paese è pressoché appianato. Nella Repubblica Ceca, la spesa per le TI (tecnologie dell'informazione) è aumentata rapidamente, crescendo di una percentuale a due cifre. Si stima che il mercato ceco delle TI, favorito dal fatto che i fornitori di tali tecnologie lo utilizzano come base per le operazioni, raggiungerà, entro il 2005, un valore pari ad 1 miliardo di USD. In Polonia si registra ugualmente un aumento della spesa. Secondo quanto stabilisce una relazione della PricewaterhouseCoopers , la spesa annuale per la fornitura e l'offerta di accesso ad Internet e di pubblicità on line raggiungerà, entro il 2006, quasi 1 miliardo di USD. Il documento prevede altresì che, per la stessa data, gli utenti di Internet in Polonia passeranno dagli attuali 6,5 milioni a 10 milioni. Ciononostante, si è fatto appello all'adozione di ulteriori misure. In un'intervista concessa a "biznesNet.pl", un portavoce del gestore di telefonia mobile Polkomtel ha affermato che soltanto il 20 per cento della popolazione polacca partecipa alla società dell'informazione e che il governo deve attivarsi maggiormente. Egli ha sottolineato che non esiste un ministro responsabile della Società dell'informazione ed ha aggiunto che il piano d'azione progettato per coinvolgere la Polonia in questo settore, entro il 2006, è troppo generico.