Un progetto CRAFT consente di sviluppare un cambio di velocità innovativo
Nel quadro di un progetto finanziato dall'UE, un consorzio composto da piccole e medie imprese (PMI), ricercatori industriali e produttori di trasmissioni ha progettato un nuovo ed economico riduttore meccanico coassiale altamente affidabile, ad elevato rendimento e a basso livello di rumore. Questo sistema di trasmissione, inizialmente progettato dalla STAM, una PMI italiana, e destinato all'utilizzo nel campo delle applicazioni spaziali, funziona in base al principio della nutazione, ovvero l'oscillazione che subisce un corpo liberamente ruotante attorno al proprio asse. "È un concetto difficile da visualizzare. Per comprendere il funzionamento delle trasmissioni nutanti, basta lanciare una moneta su un tavolo. Negli ultimi istanti prima dell'arresto della moneta, il punto di contatto fra il bordo della stessa e il tavolo ruota molto più velocemente rispetto alla moneta", spiega Giovanni Gatto della STAM. "Se immaginiamo che la superficie della moneta sia collegata ad un albero ruotante e che un secondo albero ruoti insieme al punto di contatto rotante, si può comprendere come una trasmissione nutante possa convertire la potenza in uscita ad alta velocità di un motore in un movimento più lento", ha aggiunto Gatto. Il sistema di trasmissione della STAM ha dimostrato di essere in grado di raggiungere rapporti di riduzione della velocità compresi fra 10 e 3.000 con non più di quattro marce. Inoltre, poiché le sollecitazioni sono distribuite su un numero di denti superiore a quello delle normali trasmissioni, non è stato necessario impiegare speciali metalli temprati. Le ridotte dimensioni del cambio, nonché la sua leggerezza, robustezza e i contenuti costi di fabbricazione, hanno indotto la STAM a considerare la possibilità di utilizzare il dispositivo per applicazioni terrestri. La STAM avviò i lavori nel 1998, dopo che fu accettata la sua candidatura per l'assegnazione di un premio comunitario nell'ambito del progetto CRAFT. Fra gli altri partner partecipanti al consorzio vi sono produttori di trasmissioni, la divisione spaziale della Ferrari e il Centro francese di ricerca CETIM. La nuova tecnologia è stata posta sul mercato nel 2001.