I brevetti sulle sequenze del DNA soffocano l'innovazione?
Una relazione che analizza la questione dei brevetti per le nuove sequenze del DNA su un periodo di due anni, ha suggerito che i brevetti possono soffocare l'innovazione anziché stimolarla. Secondo gli autori del documento, redatto dal Consiglio Nuffield sulla bioetica (Regno Unito), nonostante le sequenze del DNA di recente scoperta soddisfino teoricamente le condizioni per ottenere un brevetto, non rispettano i tre testi giuridici normalmente impiegati al momento della richiesta di un brevetto e cioè che una scoperta deve essere nuova, creativa e utile. La relazione raccomanda di modificare il processo di richiesta di brevetti, al fine di riconoscere il fatto che è divenuto più semplice isolare i geni, dal momento che le tecniche per farlo si sono perfezionate. Esempi sulle difficoltà che intervengono nel deposito di brevetti sono illustrati sulla relazione, la quale pone in risalto il fatto che un singolo gene può dare origine a diversi prodotti, che ulteriori impieghi possono essere trovati successivamente al deposito del brevetto originale oppure che, se un brevetto protegge tutti gli impieghi di una sequenza, il ricercatore può ricevere riconoscimenti immeritati.