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Contenuto archiviato il 2023-01-01

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Rinviato il lancio del satellite per il monitoraggio atmosferico

Il 27 agosto è stato rinviato, per un problema tecnico, il lancio del primo satellite progettato per monitorare il bilancio delle radiazioni dell'intero emisfero occidentale. Il satellite Meteosat "Seconda generazione" sarebbe dovuto decollare con un vettore Ariane 5 dalla Gu...

Il 27 agosto è stato rinviato, per un problema tecnico, il lancio del primo satellite progettato per monitorare il bilancio delle radiazioni dell'intero emisfero occidentale. Il satellite Meteosat "Seconda generazione" sarebbe dovuto decollare con un vettore Ariane 5 dalla Guyana francese (America del Sud) la sera del 27 agosto. Il conto alla rovescia è stato però interrotto quando si è scoperto un problema nel dialogo computerizzato tra il centro di controllo ed il razzo vettore. La difficoltà è stata risolta, ma troppo tardi per lanciare il satellite nello stesso giorno. Un secondo tentativo avverrà il 28 agosto alle 22.30 GMT. Il satellite fornirà previsioni meteorologiche e sul cambiamento climatico tramite la misurazione del flusso di radiazioni infrarosse in entrata nell'atmosfera terrestre ed in uscita. I meteorologi riceveranno i dati ogni 15 minuti. In questo modo saranno in grado di seguire i sistemi meteorologici di breve durata e di comprendere come si creano gli effetti più duraturi. Una volta in posizione, il satellite si troverà circa 36.000 km al di sopra della Terra, al largo della costa occidentale dell'Africa equatoriale. Esso entrerà in funzione a novembre. Il suo sviluppo è costato circa 14 milioni di euro, finanziati principalmente da Regno Unito, Italia e Belgio, ed ha costituito un progetto comune tra l'Agenzia spaziale europea ed Eumetsat, l'Organizzazione europea per l'esercizio dei satelliti meteorologici.

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