Impatto della stagionalità del passato sul presente
Gravi sfide sociali nella regione del Mediterraneo sono causate dal cambiamento ambientale e climatico. Uno dei principali cambiamenti che sono avvenuti nel lontano passato fu la diffusione delle praterie e i concomitanti cambiamenti nella stagionalità. I meccanismi che hanno portato a questo importante cambiamento non sono ben chiari e richiedono quindi ulteriori ricerche. L’obiettivo principale del progetto era quello di comprendere il passato e usare le conoscenze acquisite per comprendere il clima e i cambiamenti ambientali di oggi. L’iniziativa SEASONS (Understanding the impact of seasonality in terrestrial bio-geosystems during the last 23 million years), finanziata dall’UE, ha esaminato la stagionalità negli ecosistemi terrestri dell’emisfero settentrionale per gli ultimi 23 milioni di anni. I ricercatori hanno messo assieme modelli della vegetazione e dati sui fossili. SEASONS ha usato una modellazione della vegetazione che abbracciava un periodo dal tardo Miocene (11-7 milioni di anni fa) fino al Miocene medio (15 milioni di anni fa). I ricercatori hanno anche studiato il carbonio e altri isotopi, concentrandosi su Africa, parte ovest del Nord America ed Eurasia occidentale. I ricercatori hanno scoperto che i livelli di anidride carbonica (CO2) nel tardo Miocene erano probabilmente più bassi rispetto ai livelli attuali, mentre il Miocene medio mostrava livelli più alti. Pertanto, i livelli attuali di CO2 sono verosimilmente i più elevati degli ultimi 11 milioni di anni. SEASONS ha scoperto che il sollevamento delle catene montuose occidentali del Nord America incise radicalmente sull’ambiente, e in particolare sui mammiferi. Questo getta nuova luce sulla storia ambientale continentale del Nord America in rapporto all’Europa 55-23 milioni di anni fa. Questa ricerca aiuterà nello sviluppo di nuove pratiche di adattamento nella biologia della conservazione, e rafforzerà il lavoro interdisciplinare in paleobiologia e climatologia.