Un passo avanti verso lo xenotrapianto d’organo
Lo xenotrapianto d’organo si riferisce all’ottenimento di donatori di organi, come per esempio cuore o fegato, da una specie diversa. Tuttavia, il tentativo di produrre maiali geneticamente modificati adatti a tale scopo, e nuovi trattamenti immunosoppressivi, è stato vano. Una forte reazione immunitaria contro gli organi del donatore, così come una coagulazione spontanea, sono state attivate a causa dell’incompatibilità molecolare tra specie. Recentemente, è emerso un barlume di speranza, poiché i ricercatori hanno dimostrato la possibilità di generare animali chimera interspecie, come per esempio una chimera topo-ratto da laboratorio attraverso un processo chiamato complementazione interspecifica tra embrioni. Il processo richiede l’editing genomico degli zigoti successivamente al quale le cellule staminali pluripotenti (pluripotent stem cells, PSC) chimerico-competenti vengono iniettate nello zigote. In questo caso, le cellule PSC del ratto sono state iniettate negli embrioni del topo, modificandone il genoma. Il termine chimerismo si riferisce alla condizione in cui un organismo ha al proprio interno dei tessuti contenenti geni di un altro organismo. Durante il progetto INTEREXT (Interspecies endotheliarization for organ xenotransplantation), gli scienziati hanno dimostrato una prova di principio che determina una svolta per la generazione di chimere topo-ratto da laboratorio. Per cominciare, sono state ottenute linee cellulari chimerico-competenti di alta qualità dopo l’isolamento di 11 linee cellulari staminali embrionali del ratto e producendo tre PSC indotte (iPSC). Queste sono state iniettate negli embrioni di topo. I ricercatori hanno prodotto con successo otto chimere interspecie topo-ratto da laboratorio. Tuttavia, nessuno di questi topi presentava un sistema vascolare formato unicamente da cellule del ratto da laboratorio. Il futuro dello xenotrapianto d’organo si basa proprio sull’ottenimento di chimere interspecie dove il chimerismo può essere confinato su un tipo di tessuto specifico, per esempio il sistema vascolare. Un eventuale successo in tale ambito potrebbe portare gli scienziati a far crescere organi umani in modelli animali di grandi dimensioni come per esempio i maiali. In questo caso, sarebbe dunque possibile personalizzare il trattamento di malattie quali diabete e cardiomiopatia ipertrofica. Lo studio INTEREXT ci ha fatto avvicinare all’applicazione reale di tale tecnica.
Parole chiave
Xenotrapianto d’organi, chimera interspecie, complementazione interspecifica tra embrioni, PSC, INTEREXT