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EPIGENomic markers for AIR pollution-induced health effects

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Inquinamento atmosferico e influenze sull’epigenetica

L’esposizione al materiale particolato (PM) ha effetti negativi sulla salute. Gli scienziati europei hanno studiato in modo in cui i materiali PM inducono ad alterazioni epigenetiche nelle cellule interessate.

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L’inquinamento atmosferico può provenire dalla combustione di combustibili fossili legati alla produzione di energia e al traffico cittadino. Ciò porta alla generazione di gas nocivi come l’ossido di azoto e la formazione di particelle fini. Sempre più prove indicano che l’esposizione all’aria inquinata è associata a malattie cardiovascolari e aumenta il rischio di cancro polmonare a livello mondiale. Sebbene l’esatto meccanismo alla base dell’effetto nocivo dei materiali PM sulla salute non sia completamente compreso, il danno ossidativo sulle strutture cellulari sta emergendo come possibile meccanismo. Gli scienziati del progetto EPIGENAIR (Epigenomic markers for air pollution-induced health effects), finanziato dall’UE, si sono prefissi di studiare la possibilità dei materiali PM di provocare cambiamenti di espressione genica, interferendo con la macchina epigenetica. Gli studi epidemiologici suggeriscono che il particolato atmosferico colpisce la metilazione del DNA a livello globale e di geni specifici. Il Consorzio EPIGENAIR ha analizzato i dati di metilazione del DNA in relazione alle stime di esposizione agli inquinanti. È stato utilizzato un array di metilazione, il quale ha valutato i livelli di metilazione di oltre 480 000 centri in tutto il genoma. L’inquinamento atmosferico è stato stimato tramite modelli di regressione relativi all’uso del territorio. I risultati hanno dimostrato che una maggiore esposizione agli ossidi di azoto è associata a schemi di metilazione del DNA globale in diminuzione e aberranti. In maniera interessante, l’analisi di campioni relativi a bambini provenienti dallo Studio longitudinale di Avon su genitori e bambini (ALSPAC, Avon Longitudinal Study of Parents and Children) hanno dimostrato un modello simile nel sangue cordonale dei neonati e nel sangue di ragazzi di 15 anni. Tuttavia, nei bambini di sette anni questo modello risultava essere opposto. Lo stretto controllo delle regioni di DNA colpite ha suggerito che cambiamenti di metilazione, successivamente all’esposizione di inquinamento atmosferico, non possono essere molto stabili. Collettivamente, i risultati dello studio EPIGENAIR forniscono informazioni fondamentali circa l’impatto molecolare dell’inquinamento atmosferico. Poiché la metilazione del DNA protegge il genoma e una bassa metilazione può causare instabilità del genoma, questi risultati sottolineano l’importanza dell’inquinamento atmosferico nello sviluppo del cancro.

Parole chiave

Inquinamento atmosferico, epigenetica, materiale particolato, ossidi di azoto, cancro al polmone, metilazione del DNA

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