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Contenuto archiviato il 2024-05-27

Subsurface conditions in Himalayan glaciers – implications for outburst flood risk prediction

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Argini e laghi del ghiacciaio

Un team dell’UE ha esaminato le geodinamiche dei laghi glaciali. Il deposito di sedimenti e la riduzione delle scogliere di ghiaccio giocano dei ruoli importanti nell’evoluzione dei laghi; l’acqua di fusione che aumenta esercita una pressione sugli argini, creando il rischio della loro rottura.

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I cumuli naturali di detriti, chiamati morene, bloccano alcuni fiumi di montagna, formando così dei laghi. Tuttavia, sotto la pressione derivante dal cambiamento climatico, i ghiacciai si stanno sciogliendo, più acqua sta affluendo nei laghi e gli argini rischiano di rompersi. Il progetto DCGGEOPHYS (Subsurface conditions in Himalayan glaciers – Implications for outburst flood risk prediction), finanziato dall’UE, ha aiutato a valutare il rischio di rottura degli argini. Lo studio ha affrontato le cause dell’ingrandimento dei laghi, e ha sviluppato degli strumenti per studiate le proprietà del sottosuolo nelle morene. I ricercatori hanno usato dei nuovi metodi di telerilevamento e mappatura, e hanno fatto dei passi in avanti verso modelli predittivi della rottura degli argini. Il lavoro si è concentrato sulle isole norvegesi Svalbard oltre che sul ghiacciaio Ngozumpa in Nepal. Per il secondo, il team ha usato una combinazione di immagini satellitari stereo ad alta risoluzione, mappatura campo e dati sonar del lago. Il team ha quindi prodotto due modelli digitali dell’elevazione (vista 3D), che mostrano la perdita del ghiaccio glaciale e anche l’aumento di grandezza e profondità dei laghi. I ricercatori sono giunti alla conclusione che il distacco di ghiaccio dalle scogliere glaciali esposte è la forma predominante di perdita del ghiaccio glaciale. Un considerevole scioglimento avviene anche all’interno del ghiacciaio. Il sistema di drenaggio del ghiacciaio gioca un ruolo nella formazione e nell’ingrandimento del lago. L’evoluzione del lago è complessa, guidata in parte dal deposito di sedimenti e dal numero ridotto di scogliere di ghiaccio circostanti. Il team è giunto inoltre alla conclusione che anche se dal 2009 al 2014 vi è stato un periodo di lenta crescita del lago, una crescita rapida riprenderà nel prossimo futuro. Il lago potrebbe raggiungere una lunghezza di 7 km se l’argine formato dalla morena rimane stabile. Il team ha inoltre sviluppato degli strumenti geofisici per misurare le proprietà del sottosuolo di ghiacciai e argini morenici. Essi hanno esaminato la tomografia a resistenza elettrica e un radar che penetra nel terreno. Il gruppo ha quindi sviluppato una comprensione più raffinata delle caratteristiche del sottosuolo. I membri del consorzio hanno disseminato i risultati in una rivista e revisione paritaria e a conferenze. I risultati offrono una maggiore capacità di prevedere la crescita dei laghi glaciali e di valutare il potenziale di rottura degli argini. Il risultato significa anche una maggiore sicurezza per le comunità che vivono a valle degli argini glaciali.

Parole chiave

Ghiacciaio, laghi, morene, DCGGEOPHYS, condizioni sotto la superficie, rottura argine

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