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Prion Detection Through Organized Arrays of Gold Nanorods as SERS Substrates

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Le nanoparticelle d’oro nel rilevamento delle malattie

I ricercatori europei hanno sviluppato nuovi sensori di nanoparticelle per il rilevamento delle proteine patogene implicate in varie malattie.

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La diagnosi delle malattie neurodegenerative, come la malattia di Alzheimer o di Creutzfeldt-Jakob, rappresenta un grave problema per i sistemi sanitari di tutto il mondo per il forte impatto socioeconomico che ne deriva. Vi è inoltre l’esigenza di progettare sistemi di rilevazione altamente sensibili e selettivi, non basati su anticorpi, poiché queste patologie non inducono alcuna risposta immunologica negli individui che ne sono affetti. Gli scienziati del progetto PRIOSERS (Prion detection through organized arrays of gold nanorods as SERS substrates), finanziato dall’UE, hanno proposto di utilizzare l’organizzazione delle nanoparticelle e la spettroscopia di diffusione Raman amplificata da superfici (SERS) per la rilevazione delle proteine patogene. A questo scopo, hanno creato un sensore che contiene nanoparticelle strettamente stipate che consentono di ottenere una sensibilità SERS a livello nanomolare. L’immobilizzazione e l’organizzazione delle particelle è stata eseguita su substrati macroscopici o su modelli colloidali in microscala. Gli scienziati hanno sintetizzato nanorod omogenei d’oro e d’argento di diverse dimensioni e granuli compositi ibridi per supportare i materiali plasmonici sulla loro superficie o incorporati nella matrice. Gli assiemi delle nanoparticelle d’oro sferiche sui substrati hanno consentito di ottenere una forte intensità di rilevazione, inoltre, l’aumento delle dimensioni delle singole nanoparticelle assemblate sulla superficie dei microgranuli ha potenziato ulteriormente l’intensità del SERS. Nella fase traslazionale del progetto, i ricercatori hanno cercato di rilevare l’eterodimerizzazione della proteina oncogena Myc con il suo partner nativo Max, utilizzando un recettore di peptidi Max. Il recettore funzionalizzato ha ancorato la proteina Max sul substrato di metallo e ha agito come sensore Raman per la rilevazione delle ridisposizioni strutturali associate all’eterodimerizzazione Myc/Max. Nel complesso, le attività del progetto PRIOSERS illustrano come il controllo strutturale presentato dalla nuova generazione di substrati SERS potrebbe essere sfruttato nelle applicazioni biomediche.

Parole chiave

Nanoparticella d’oro, Creutzfeldt-Jakob, PRIOSERS, spettroscopia di diffusione Raman amplificata da superfici, eterodimerizzazione Myc/Max

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