Le nuove tecnologie possono ridurre l'isolamento delle zone di montagna
La creazione di nuove opportunità per le regioni montane europee è stata al centro di una conferenza dal titolo "Politiche dell'UE e zone di montagna", svoltasi a Bruxelles il 17 ottobre. La conferenza, che ha visto la partecipazione di quasi 400 delegati provenienti da Stati membri, paesi candidati e da istituti europei, rientra fra le iniziative organizzate dall'UE in occasione dell'anno internazionale della montagna (2002). Nel discorso di apertura della conferenza, il presidente della Commissione Romano Prodi ha dichiarato: "Le zone di montagna apportano un prezioso contributo al patrimonio culturale e naturale europeo, ma spesso si trovano confrontate ad ostacoli come l'isolamento e la mancanza di opportunità economiche. Questa conferenza cercherà di spiegare come l'Unione europea, in collaborazione con i partner delle regioni di montagna, potrà contribuire a creare le condizioni di uno sviluppo sostenibile". Secondo il commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen, le nuove tecnologie dell'informazione e della comunicazione sono essenziali per queste zone. "Le nuove tecnologie hanno il vantaggio di poter ovviare a gran parte degli effetti negativi dell'isolamento e dell'inaccessibilità delle zone montane: esse rappresentano il futuro", ha affermato il Commissario. Circa un terzo del territorio dell'UE è montagnoso e le zone montane rappresentano oltre il 50 per cento del territorio dell'Italia, della Spagna, della Grecia e dell'Austria e del Portogallo. Le zone di montagna dell'Europa sono opportunamente rappresentate presso le istituzioni europee. Il Comitato economico e sociale ha creato un gruppo di lavoro sul futuro delle zone di montagna e alcuni parlamentari europei hanno creato il gruppo "Amici della montagna" presieduto dall'on. Luciano Caveri.