I segreti del microbiota intestinale possono portare ad una nuova comprensione delle patologie
Il processo di invecchiamento ha molteplici effetti sul corpo umano, ma il cambiamento della composizione della nostra flora intestinale è uno dei più misteriosi e costituisce il tema di un progetto, intitolato Crownalife, sovvenzionato dalla Commissione. Questo studio triennale esaminerà ed individuerà i milioni di batteri, dei quali la maggior parte svolge azione benefica, presenti nei nostri sistemi digerenti, sviluppando in seguito strategie nutrizionali mirate al mantenimento di un microbiota sano e bilanciato, in particolare nelle persone anziane. I risultati preliminari del progetto indicano che, se è identificabile quasi il 70 per cento dei microbi presenti nell'intestino dei bambini, nelle persone anziane la percentuale scende ad appena l'8 per cento, mentre il numero di specie diverse è superiore anche di dieci volte. I ricercatori ritengono che tutto ciò possa svolgere un ruolo nell'insorgere delle malattie e sperano di poter sviluppare cibi funzionali, basati sullo studio di questi batteri sconosciuti, capaci di apportare vantaggi significativi in termini di salute. Il progetto Crownalife riceverà dalla Commissione finanziamenti per 1,82 milioni di euro a carico del programma "Qualità della vita" del quinto programma quadro. Esso riunisce partner in Italia, Francia, Svezia, Belgio, Germania e Regno Unito. Il gruppo svolgerà studi in molte diverse regioni d'Europa per verificare se esistono correlazioni geografiche con i tipi di microbi presenti nell'intestino. Il principale passo avanti che ha condotto alla creazione del progetto è costituito dal miglioramento degli strumenti analitici, grazie ai quali è possibile mappare aree sconosciute del corpo. Il team applicherà tali strumenti per definire strategie volte a promuovere e mantenere un microbiota equilibrato e benefico.