Il commissario Liikanen chiede di snellire la burocrazia per le PMI europee
In un discorso pronunciato al congresso internazionale delle piccole imprese, il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha affermato che gli imprenditori europei devono ancora fare i conti con una burocrazia eccessiva. Nel suo intervento alla manifestazione, tenutasi il 28 ottobre ad Amsterdam, il Commissario ha parlato delle barriere che continuano ad ostacolare le piccole e medie imprese (PMI) che cercano di operare all'interno e all'esterno dell'Europa e ha illustrato le misure volte a rimuovere tali ostacoli. Per quanto concerne la questione della registrazione e dell'avviamento di una nuova impresa in Europa, Liikanen ha affermato: "In diversi Stati membri vi sono inefficienze nel processo di registrazione, e i tempi e il fabbisogno di capitale continuano ad essere complessi [...]. Un altro elemento cruciale riguarda i tempi di avviamento di una nuova società, notevolmente più lunghi rispetto a quelli necessari per 'registrare' l'azienda. In altre parole, la burocrazia continua a soffocare le PMI". Il Commissario ha affermato che gli "sportelli unici" e i tempi obbligatori di risposta introdotti da alcuni Stati membri hanno ridotto il volume e la complessità degli incartamenti richiesti, lasciando intuire, tuttavia, che occorre fare di più. Nel suo discorso, Liikanen ha identificato anche altri settori nei quali migliori prassi e una regolamentazione semplificata potrebbero rafforzare le piccole imprese e il loro contributo all'economia europea. La promozione dell'imprenditorialità sarà oggetto di un prossimo Libro verde della Commissione, che analizzerà, nello specifico, le ragioni per cui in Europa vi è un numero così ridotto di aspiranti imprenditori e di piccole aziende intenzionate a crescere. Liikanen ha accennato alla semplificazione della legislazione per l'iniziativa sul mercato interno, attraverso la quale la Commissione intende semplificare il quadro normativo per le PMI. A suo avviso, i programmi volti ad aiutare le imprese ad effettuare l'analisi comparativa delle loro prestazioni e a comprendere i rapporti esistenti all'interno delle catene di approvvigionamento delle economie transfrontaliere servirebbero a "rimpolpare" il nuovo quadro di sostegno. Secondo Liikanen, iniziative di questo tipo, accanto alla cooperazione degli Stati membri e all'attiva partecipazione delle imprese "fornirebbero un forte contributo alla risoluzione di alcuni dei vari problemi che continuano ad affliggere le PMI".