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Contenuto archiviato il 2023-01-01

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La Rete IRC analizza i progressi compiuti e discute la strategia della Commissione per l'innovazione

La settima riunione annuale della Rete dei Centri relais d'innovazione (IRC), che si terrà a Norimberga dal 20 al 22 novembre, è stata caratterizzata da un vivace dibattito sullo stato dell'innovazione e del trasferimento tecnologico in Europa. Alcuni alti funzionari della DG ...

La settima riunione annuale della Rete dei Centri relais d'innovazione (IRC), che si terrà a Norimberga dal 20 al 22 novembre, è stata caratterizzata da un vivace dibattito sullo stato dell'innovazione e del trasferimento tecnologico in Europa. Alcuni alti funzionari della DG Imprese della Commissione europea hanno fornito informazioni su una nuova comunicazione in materia di politica dell'innovazione, che dovrà essere pubblicata l'anno prossimo, ed esplorato i percorsi dell'eccellenza nell'ambito della rete. Heinz Zourek, direttore generale aggiunto della DG Imprese ha aperto i lavori della conferenza spiegando che la futura comunicazione della Commissione affronterà alcuni ampi e fondamentali interrogativi sull'innovazione: "Esiste un particolare modello d'innovazione in Europa?", si è chiesto Zourek. E in tal caso, esiste un unico modello o vi sono 15 o 25 approcci diversi che riflettono le varie tradizioni degli Stati membri e dei paesi candidati? La strategia dell'Europa è diversa da quella degli Stati Uniti e dal Giappone e, in caso affermativo, ciò rappresenta uno svantaggio? In che modo è possibile migliorare il modello d'innovazione in Europa? Dopo la pubblicazione della comunicazione all'inizio dell'anno prossimo, la Commissione richiederà un feedback sulle idee contenute nel documento. Zourek ha esortato gli IRC a fornire il loro contributo in questa fase. Giulio Grata, responsabile della direzione "Innovazione" in seno alla DG Imprese, ha accennato all'obiettivo finale di tale comunicazione: "Vogliamo definire, in collaborazione con gli Stati membri, un approccio organico e integrato alla politica d'innovazione in Europa". Durante le sessioni plenarie e i seminari paralleli tenutisi in seno alla conferenza è stato fatto il punto sulla Rete IRC, finanziata nel 1995 con l'ausilio della Commissione, al fine di facilitare l'innovazione mediante il sostegno e l'organizzazione del trasferimento transnazionale di nuove tecnologie in tutt'Europa. La maggior parte degli IRC sono gestiti da un consorzio di organizzazioni regionali, come le Camere di commercio, i centri tecnologici universitari e le agenzie di sviluppo regionale. Circa 250 di queste organizzazioni partner partecipano alle 68 reti IRC europee, garantendo una presenza locale nella maggior parte delle regioni. Nel presentare una panoramica dei risultati degli IRC, Mark Schneider dell'unità centrale IRC ha affermato che questo è stato un anno positivo, poiché gli accordi di trasferimento tecnologico conclusi grazie all'intermediazione della Rete sono aumentati del 100 per cento. Gli IRC hanno inoltre accresciuto dal 9 al 12 per cento il livello di tali accordi (considerati di qualità particolarmente elevata) e incrementato altresì, rispetto all'anno scorso, il numero di accordi transnazionali. Durante la riunione sono state discusse varie misure per migliorare la qualità, le competenze e la professionalità degli IRC. Yannis Tsilibaris, capo facente funzione dell'unità "Reti e servizi" in seno alla DG Imprese, ha affermato che tutti hanno beneficiato dell'iniziativa proposta dagli stessi IRC di partecipare più attivamente alla governance dell'intera Rete nel corso dei due anni precedenti. I gruppi di lavoro e i gruppi direttivi hanno contribuito all'attività dell'unità centrale IRC, l'organismo di coordinamento dei Centri IRC, che fa capo direttamente alla Commissione. La settima riunione annuale degli IRC ha visto la partecipazione di 240 persone nell'arco dei tre giorni.