L'ESA illustra il piano relativo all'osservazione della Terra a favore dello sviluppo sostenibile
A conclusione del suo turno di presidenza del Comitato per l'osservazione satellitare della Terra (CEOS), l'Agenzia spaziale europea (ESA) ha illustrato il proprio piano volto a dar seguito a quanto stabilito in seno al vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile. Attualmente il CEOS è composto da 23 agenzie spaziali, accanto ad altri 20 organismi nazionali ed internazionali che partecipano all'organizzazione e alle attività del Comitato. José Achache, direttore dei programmi di osservazione della Terra presso l'ESA, nonché titolare della presidenza del gruppo per il 2002, ha illustrato un piano modulare per consentire al CEOS di coordinare gli sforzi della comunità spaziale internazionale volti a dar seguito alle decisioni assunte al vertice di Johannesburg. "Non può esistere sviluppo sostenibile senza adeguate informazioni sulle condizioni della Terra e del suo ambiente", ha affermato Achache. "La sfida consiste nell'integrare i dati ottenuti dall'osservazione ambientale con le informazioni socioeconomiche, al fine di migliorare il processo decisionale". Il piano dell'ESA identifica due dei cinque settori del piano di attuazione redatto durante il vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile (WSSD), nell'ambito dei quali l'osservazione della Terra a partire dallo spazio contribuisce in modo essenziale alle attività di sviluppo sostenibile. La prima riguarda l'istruzione, la formazione e lo sviluppo di competenze; la seconda è incentrata sulla gestione delle risorse idriche. Le attività relative all'istruzione verranno condotte dal NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration - Amministrazione nazionale oceanica e atmosferica statunitense), il cui amministratore aggiunto per i servizi satellitari e informativi, Gregory Withee, assumerà la nuova presidenza del CEOS. L'ESA e l'Agenzia nazionale giapponese per lo sviluppo spaziale, invece, guideranno le attività in materia di risorse idriche. Come ha spiegato Stephen Briggs, capo del dipartimento delle applicazioni legate all'osservazione della Terra presso l'ESA: "Lo sforzo complessivo per lo sviluppo sostenibile non si concentrerà esclusivamente sull'Africa, ma per ciò che concerne la sezione del piano relativa all'ESA, il nostro interesse è principalmente rivolto al continente africano". Altri membri del CEOS hanno manifestato la propria disponibilità ad elaborare ulteriori attività in questi due settori e il piano dell'ESA consentirà loro di contribuire "come e quando lo riterranno opportuno". L'ESA ha fornito informazioni dettagliate circa la propria sezione del piano, che l'Agenzia ha soprannominato "progetto tigre". Il progetto mira a consentire l'utilizzo dei dati relativi all'osservazione della Terra provenienti dal satellite Envisat dell'ESA e da altre missioni, al fine di migliorare la gestione delle risorse idriche in Africa. Achache ha affermato che il progetto sarà "orientato in base alle esigenze delle popolazioni locali nei paesi in via di sviluppo, faciliterà l'accesso ai dati dell'osservazione terrestre pertinenti e provvederà al trasferimento delle necessarie tecnologie verso i paesi in via di sviluppo". Guardando al futuro programma di formazione del NOAA, Withee ha voluto sottolineare il divario esistente fra i paesi che sono in grado di utilizzare i dati relativi all'osservazione della Terra e quelli che non possono accedervi. A suo avviso, per rispondere a tale situazione, il CEOS dovrebbe "organizzare dei workshop d'istruzione e formazione in linea con le esigenze della società".