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The Legitimacy of Mutual Recognition as a Regulatory Strategy for the Policy Area of Civil Justice in the EU

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Uno sguardo approfondito al reciproco riconoscimento nella giustizia civile dell’UE

L’UE offre numerosi benefici transnazionali ai cittadini dei vari Stati membri, tra cui la cooperazione transfrontaliera tra i sistemi giuridici e giudiziari basata sul principio del riconoscimento reciproco. Un’analisi di questo concetto consente di risolvere le incoerenze esistenti in tale ambito.

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Oltre ai suoi numerosi pilastri, come ad esempio la libertà di circolazione, l’UE rappresenta anche un’entità unica in termini di giustizia in grado di sostenere i cittadini nell’ambito di controversie con risvolti transnazionali. Un importante presupposto per il raggiungimento di tale obiettivo è rappresentato dal principio del reciproco riconoscimento e della cooperazione giudiziaria diretta tra i tribunali nazionali. All’interno del blocco, i tribunali che operano in varie aree politiche nel settore della giustizia civile sono legati all’idea di reciproco riconoscimento e di reciproca fiducia. Tale aspetto ha sollevato la questione dell’equità del processo e dell’accesso alla giustizia anche nell’ambito della libera circolazione, vale a dire lo spostamento dei cittadini tra i vari Stati membri dell’UE. In tale ottica, il progetto RECLAIM (The legitimacy of mutual recognition as a regulatory strategy for the policy area of civil justice in the EU), finanziato dall’UE, ha analizzato il livello di compatibilità dei vari obiettivi della giustizia civile con il principio della libera circolazione. I ricercatori hanno esaminato in che modo azioni chiave, strumenti di giustizia elettronica e reti consolidate siano in grado di sostenere il principio del reciproco riconoscimento e analizzato le pressioni derivanti dalla nascita di procedimenti civili sempre più armonizzati. Per raggiungere gli obiettivi progettuali, l’iniziativa ha sposato un approccio interdisciplinare, analizzando le questioni relative al reciproco riconoscimento e alla promozione del dialogo sulla legittimità dell’integrazione europea nelle aree di giustizia, libertà e sicurezza. La conduzione di intense attività di ricerca sull’argomento è sfociata nella pubblicazione di numerosi contributi e nella partecipazione a eventi mirati. Il progetto ha inoltre co-organizzato un workshop intitolato “The Principle of Subsidiarity - What Next?” (Quale avvenire per il principio della sussidiarietà?). Un’ulteriore iniziativa consisteva nella partecipazione e co-organizzazione di una sessione della conferenza annuale del Council of European Studies (CES) organizzata a Filadelfia, negli Stati Uniti, sul principio della fiducia reciproca. Quest’ultimo evento rappresentava un momento di incontro interdisciplinare, che ha riunito economisti, avvocati e scienziati politici. Ma soprattutto, il team del progetto ha prodotto vari capitoli di libri, documenti di lavoro e articoli che affrontano argomenti quali reciproco riconoscimento, giustizia civile, fiducia reciproca, risoluzione alternativa delle controversie e giustizia elettronica. Gran parte di questi contributi, pubblicata in lingua inglese, ma in alcuni casi anche in svedese, ha favorito una vasta divulgazione delle scoperte e dei risultati dell’iniziativa RECLAIM. Sono stati garantiti ulteriori finanziamenti in vista di una prosecuzione di questi preziosi lavori anche al termine dell’iniziativa. Questi progetti rappresentano strumenti importanti in grado di rafforzare i processi decisionali e il principio del reciproco riconoscimento all’interno dell’UE.

Parole chiave

Reciproco riconoscimento, giustizia civile, controversie con risvolti transnazionali, RECLAIM, fiducia reciproca

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