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Otto Stati Membri deferiti alla Corte europea per mancata implementazione della direttiva in materia di biotecnologie

La Commissione europea intende procedere al deferimento alla Corte di giustizia europea di otto Stati Membri, per mancata implementazione della direttiva dell'UE sulla tutela legale delle invenzioni biotecnologiche. La direttiva 98/44/CE, finalizzata a portare chiarezza su al...

La Commissione europea intende procedere al deferimento alla Corte di giustizia europea di otto Stati Membri, per mancata implementazione della direttiva dell'UE sulla tutela legale delle invenzioni biotecnologiche. La direttiva 98/44/CE, finalizzata a portare chiarezza su alcuni principi della normativa brevettuale applicata alle invenzioni biotecnologiche, assicurando al contempo il rispetto di norme etiche rigorose, avrebbe dovuto essere recepita dalle legislazioni nazionali entro il 30 luglio 2000. Tuttavia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi e Svezia non hanno ancora provveduto all'implementazione; inoltre, "non hanno saputo dare risposta soddisfacente alle richieste formali inviate dalla Commissione, sotto forma di pareri motivati, nel mese di dicembre 2002". La Commissione sostiene che le chiarificazioni contenute nella direttiva sono essenziali per sfruttare appieno il potenziale medico, ambientale ed economico dell'Europa nel settore biotecnologico e che "la mancata attuazione di questa direttiva costituisce un grave impedimento per il settore europeo delle biotecnologie". La direttiva ha sollevato controversie in alcuni Stati Membri, poiché riguarda la brevettabilità del materiale biologico, inteso come comprensivo anche di elementi isolati dal corpo umano. La Commissione sostiene tuttavia che la direttiva contiene disposizioni chiare e precise a salvaguardia della dignità e dell'integrità della persona, come confermato dalla Corte di giustizia europea in una sentenza dell'ottobre 2001. La direttiva è stata emanata allo scopo di promuovere lo sviluppo delle invenzioni biotecnologiche a livello dell'UE, con l'obiettivo di risolvere le numerose discrepanze esistenti tra le normative degli Stati Membri e a consentire alle aziende europee di competere a pari condizioni con le concorrenti giapponesi e statunitensi.

Paesi

Austria, Belgio, Germania, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Svezia

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