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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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Uno studio su Hiroshima dimostra la precisione delle odierne linee guide sulle radiazioni

Circa 58 anni dopo il lancio delle prime bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki (Giappone), uno studio ha concluso che gli attuali limiti di sicurezza sull'esposizione alle radiazioni sono esatti. Se da un lato le bombe hanno malauguratamente ucciso 250.000 persone, dall'altr...

Circa 58 anni dopo il lancio delle prime bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki (Giappone), uno studio ha concluso che gli attuali limiti di sicurezza sull'esposizione alle radiazioni sono esatti. Se da un lato le bombe hanno malauguratamente ucciso 250.000 persone, dall'altro hanno fornito nuove informazioni sull'effetto cancerogeno delle radiazioni. I neutroni sprigionatisi dalle bombe sarebbero la causa di cancro per una persona su cinque. Un nuovo test, messo a punto da un team di ricercatori statunitensi, è capace di accertare il numero di neutroni liberati dalle bombe analizzando il metallo dei parafulmini e delle grondaie rimossi dagli edifici di Hiroshima dopo l'esplosione. Precedenti ricerche dovevano basarsi sulle stime del numero di neutroni liberati, ma questi risultati più accurati suggeriscono che tali stime erano, di fatto, corrette. Secondo quanto riferito dal dott. Mark Little dell'Imperial College (Regno Unito), "questi risultati convalidano, per la prima volta e in modo chiaro, le misurazioni della quantità di neutroni alla quale sono esposti i sopravvissuti di Hiroshima. I rischi corrispondono più o meno alle previsioni effettuate".

Paesi

Giappone, Stati Uniti

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