Nuove riviste scientifiche promuoveranno la diffusione gratuita della conoscenza
Un gruppo di ricercatori delusi dal costo elevato degli abbonamenti alle riviste scientifiche ha deciso di costituire la "Public Library of Science" (biblioteca pubblica della scienza), una nuova serie di pubblicazioni on line consultabile gratuitamente da tutti. Nella revisione fra pari dei risultati delle ricerche presentati dagli scienziati, i fattori chiave che si considerano maggiormente nella scelta di una pubblicazione sono il credito riscosso e la possibile diffusione. Recentemente, tuttavia, un gruppo di ricercatori guidato dal Dott. Harold Varmus, ex direttore degli Istituti nazionali di Sanità statunitensi, ha espresso i propri timori per l'effetto che gli alti costi di abbonamento possono avere sulla diffusione della conoscenza. Diversi anni fa, il Dott. Varmus ha inviato una lettera sottoscritta da quasi 30.000 ricercatori agli editori delle principali riviste scientifiche, esortandoli a rendere gratuitamente disponibili on line gli articoli di ricerca presenti in archivio. Il gruppo intendeva mettere in discussione il costo elevato degli abbonamenti, talvolta pari a migliaia di euro all'anno, dando particolare risalto alle possibilità di diffusione a basso costo offerte da Internet. Il Dott. Varmus ha dichiarato che la maggior parte degli editori ha respinto la proposta nell'intento di tutelare i profitti ottenuti dalla vendita degli abbonamenti alle biblioteche. Per questo motivo, Varmus ed i suoi colleghi hanno deciso di farsi carico personalmente della questione. Ad ottobre, la biblioteca della scienza on line pubblicherà le prime edizioni di PLoS Biology e di PLoS Medicine, che saranno consultabili gratuitamente su Internet, al fine di creare un libero flusso di dati e di risultati. A sostegno dei costi di produzione delle due riviste verrà applicata una piccola tassa alle organizzazioni ed agli istituti che hanno finanziato la ricerca. Il Dott. Varmus ritiene che la diffusione gratuita della conoscenza, soprattutto se derivante dalle attività di ricerca finanziate con denaro pubblico, rappresenti un principio fondamentale, che dovrebbe essere in grado di assicurare il successo della biblioteca pubblica della scienza. Resta tuttavia da vedere quanti scienziati privilegeranno questo principio rispetto alla possibilità di ottenere pubblicazioni sulle riviste più prestigiose del loro settore.