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Una relazione chiede al Regno Unito di mostrare con l'esempio la nuova strategia nel settore delle pubblicazioni scientifiche

Dopo che la Commissione europea aveva annunciato l'intenzione di definire le condizioni necessarie per il funzionamento ottimale del settore delle pubblicazioni scientifiche, il comitato ristretto per la scienza e la tecnologia del Parlamento inglese ha pubblicato le proprie c...

Dopo che la Commissione europea aveva annunciato l'intenzione di definire le condizioni necessarie per il funzionamento ottimale del settore delle pubblicazioni scientifiche, il comitato ristretto per la scienza e la tecnologia del Parlamento inglese ha pubblicato le proprie conclusioni sui cambiamenti necessari nel paese. Anche se la relazione del comitato si occupa della situazione attuale nel paese e delle azioni che il governo inglese dovrebbe intraprendere, gli autori pensano che il Regno Unito non dovrebbe agire senza tener conto delle altre nazioni. Una delle principali raccomandazioni è che il paese dovrebbe essere in prima linea nel sollecitare le modifiche da introdurre nel mercato internazionale delle pubblicazioni scientifiche. 'Il mercato delle pubblicazioni scientifiche è internazionale, e il Regno Unito non può agire da solo. Raccomandiamo quindi che il governo solleciti i cambi a livello internazionale e dia il buon esempio, offrendo così un valido aiuto ai ricercatori di tutto il mondo', afferma il documento inglese. Da quando si è constatato che non può continuare a funzionare come ha fatto fino ad oggi, il sistema delle pubblicazioni scientifiche è attualmente al centro di un ampio dibattito. Il numero dei risultati delle ricerche e il prezzo delle pubblicazioni scientifiche sono nettamente aumentati negli ultimi anni (di un 58%, secondo il Chartered Institute of Library and Information Professionals inglese), ma le biblioteche hanno visto i loro bilanci ampiamente tagliati, e incontrano sempre maggiori difficoltà ad acquistarle. Le autorità sono anche preoccupate perché i loro investimenti nella ricerca scientifica non si traducono in risultati a beneficio di tutti. Pubblicare 'risponde a due 'universali' finalità', secondo il comitato inglese, 'rende la ricerca più efficiente [evitandone la duplicazione] e aiuta a far conoscere gli sviluppi dei settori scientifico, tecnico e medico'. E mentre le biblioteche devono fare salti mortali per acquistare le pubblicazioni, i margini di profitto degli editori di riviste scientifiche, tecniche o mediche restano eccezionalmente elevati se confrontati a quelli degli altri settori editoriali. La relazione contiene anche altre raccomandazioni importanti. Ad esempio, il comitato propone che le strutture inglesi d'istruzione superiore creino centri di deposito istituzionali per conservare la loro produzione editoriale, consultabili gratuitamente online. Propone inoltre che i consigli della ricerca inglesi e gli altri finanziatori istituzionali obblighino i ricercatori finanziati a rendere disponibile con questo sistema una copia di tutti i loro articoli. I centri di deposito istituzionali rappresentano una soluzione a corto termine, e la relazione sottolinea che a lungo termine potrebbe essere necessaria una soluzione più radicale. Il comitato sostiene l'introduzione del modello 'paga l'autore', in base al quale sono gli autori o i loro finanziatori a pagare i costi della pubblicazione dell'articolo in una pubblicazione scientifica. Per sveltire la procedura, i consigli della ricerca dovrebbero creare un fondo cui potrebbero chiedere di accedere i ricercatori finanziati intenzionati a pubblicare un articolo. Il comitato non raccomanda tuttavia di mettere subito in pratica un tale modello, e suggerisce piuttosto un ulteriore periodo di prova, soprattutto per stabilire l'impatto che il cambio dei modelli di pubblicazione potrebbe avere sulle comunità specializzate. Altre raccomandazioni mirano ad aiutare il Regno Unito a tenere il passo con gli sviluppi tecnologici, e in modo particolare con la digitalizzazione delle pubblicazioni scientifiche. Internet rende in teoria possibile creare facilmente nuove riviste e accedere gratuitamente online agli articoli desiderati. Proteggere il materiale digitale è però una procedura costosa che pone ardue sfide tecniche. Il comitato inglese raccomanda quindi di finanziare la British Library affinché si occupi di tale lavoro e di mettere immediatamente in vigore le nuove norme sul deposito delle pubblicazioni non cartacee. 'Non adottare simili provvedimenti implicherebbe una sostanziale rottura della memoria intellettuale nel Regno Unito', conclude la relazione.

Paesi

Regno Unito

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