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Synaptic vesicle recycling and Parkinson’s disease

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Approfondimenti molecolari della malattia di Parkinson

Le malattie neurodegenerative hanno conseguenze devastanti per i pazienti e pesanti implicazioni socioeconomiche. È quindi necessario comprendere meglio la loro eziologia molecolare e progettare nuove terapie.

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Malattie neurodegenerative come le malattie di Alzheimer, di Parkinson e di Huntington provocano una perdita progressiva delle cellule nervose in aree specifiche del cervello. Nonostante l’intensa attività di ricerca sull’eziologia che ne è alla base, le conoscenze sui meccanismi molecolari che vi sono implicati sono ancora scarse. Gli scienziati del progetto RECYCLING PARKINSON, finanziato dall’UE, hanno cercato di identificare i geni che contribuiscono direttamente o indirettamente alla patogenesi della malattia di Parkinson. A questo scopo, hanno eseguito uno screening genetico diretto del moscerino della frutta, la Drosophila melanogaster, che costituisce un ottimo modello per lo studio dei geni ortologhi. Le attività scientifiche si sono concentrate sull’ipotesi che questa patologia sia dovuta alla disfunzione sinaptica, e in particolare al riciclaggio delle vescicole piene di neurotrasmettitori. Il team ha isolato oltre 85 mutanti di riciclaggio di vescicole non canoniche che hanno permesso di approfondire la patogenesi sinaptica di questo tipo di malattie. Particolarmente interessante è stata l’osservazione dei moscerini mutanti nel gene Pink1, correlato alla malattia di Parkinson. Gli scienziati hanno scoperto che la rimozione della proteina mitocondriale ossido nitrico-associato 1 (NOA1) influisce positivamente sulle funzioni motorie degli insetti. Ciò suggerisce una possibile interazione di Pink1 e di NOA1, considerato che sono entrambi localizzati nei mitocondri e che potrebbero agire nello stesso percorso. In un’altra parte del progetto, il team ha sovraespresso nel cervello della Drosophila l’alfa-sinucleina, una proteina che si trova nei corpi di Lewy presenti nel cervello dei malati di Parkinson, scoprendo che questi moscerini hanno funzionalità motorie difettose e, in definitiva, ridotte capacità arrampicarsi. Un ulteriore screening ha portato all’identificazione di 19 mutazioni che hanno ripristinato questa capacità. I geni isolati codificano le proteine mitocondriali e le proteine coinvolte nelle dinamiche dei microtubuli e nell’ubiquitinazione. Complessivamente, i risultati del progetto RECYCLING PARKINSON hanno fornito utili informazioni sui meccanismi molecolari che sono alla base della disfunzione sinaptica e della perdita di cellule neuronali nella malattia di Parkinson. Poiché le opzioni di trattamento per la maggior parte delle malattie neurodegenerative sono molto scarse o di carattere solo palliativo, questi risultati potrebbero costituire la base per l’identificazione di nuovi obiettivi terapeutici.

Parole chiave

Malattia di Parkinson, RECYCLING PARKINSON, disfunzione sinaptica, Pink1, NOA1

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