Libro bianco sulla politica spaziale: la Commissione intende fare dello spazio una priorità orizzontale
La Commissione ha presentato una serie di proposte per la definizione di una politica spaziale europea da attuare mediante un programma pluriennale, nell'ambito del quale verranno stanziati finanziamenti crescenti in funzione della domanda. Il Libro bianco della Commissione, dal titolo "Space: a new European frontier for an expanding Union. An action plan for implementing the European Space Policy" (Spazio: la nuova frontiera europea per un'Unione in espansione. Piano d'azione per l'attuazione della politica spaziale europea) è stato redatto dalla Commissione in collaborazione con l'Agenzia spaziale europea (ESA) dopo sei mesi di consultazione sul Libro verde che lo ha preceduto. Il Libro bianco illustra il modo in cui le tecnologie spaziali possono contribuire al raggiungimento dei principali obiettivi dell'UE: crescita economica più rapida; creazione di occupazione e competitività industriale; allargamento e coesione; sviluppo sostenibile; sicurezza e difesa. "Il risultato finale mostra che responsabili politici e cittadini auspicano fortemente che l'UE svolga un ruolo più attivo nel settore spaziale", ha affermato il commissario europeo per la Ricerca Philippe Busquin. "Questo Libro bianco rappresenta un invito all'azione per mobilitare l'Europa al raggiungimento di nuovi traguardi e per raccogliere nuove sfide. Esso ci aiuterà a progredire e a mettere al servizio dell'Europa e dei suoi cittadini i talenti scientifici, le tecnologie e le competenze imprenditoriali del nostro continente". L'elemento centrale del documento è costituito dalla proposta della Commissione di considerare la politica spaziale europea come una politica orizzontale. Il Libro bianco non contiene ancora i dettagli relativi all'assetto istituzionale, poiché prima di procedere la Commissione deve attendere che lo spazio venga definito, come ci si attende, una competenza condivisa in seno alla Costituzione europea. Nell'ambito del programma pluriennale, la dotazione di bilancio sarebbe molto più elevata di quella attuale. "I benefici reali e potenziali delle tecnologie spaziali non possono essere garantiti pienamente in base alle attuali condizioni istituzionali e di bilancio", recita il Libro bianco. "Tali condizioni, infatti, sono principalmente incentrate sulla ricerca e sviluppo e non sono adatte ad una valorizzazione ottimale delle risorse spaziali". Pur non indicando espressamente la provenienza dei nuovi finanziamenti, il documento afferma che "è possibile ipotizzare una serie di scenari per aumentare la spesa dell'Europa nel settore spaziale". Il volume delle risorse dipenderà, probabilmente, "dalle ambizioni degli Stati membri e dalla capacità del 'sistema spaziale' dell'Unione di reagire e farle proprie". Il potenziamento della spesa pubblica dovrebbe esercitare un significativo effetto leva in termini di mobilitazione delle risorse da parte di altri attori europei. La proposta affronta la questione delle responsabilità istituzionali, oggetto delle attuali negoziazioni fra la Commissione e l'ESA, che dovrebbero dar luogo ad un accordo quadro. La Commissione intende ampliare il proprio ambito di competenza, affinché possa condurre, finanziare e coordinare attività nell'ambito di una nuova politica spaziale. Da parte sua, l'ESA assumerebbe un ruolo guida nell'elaborare, proporre e sviluppare le soluzioni richieste. Le agenzie spaziali e le organizzazioni di ricerca nazionali sarebbero ampiamente responsabili dell'attuazione delle linee d'azione ad esse relative, stabilite dal programma. Il Libro bianco raccomanda, inoltre, l'adozione di misure per garantire all'Europa un accesso indipendente allo spazio, migliorare la tecnologia spaziale, promuovere l'esplorazione dello spazio, attirare un numero maggiore di giovani verso le carriere scientifiche e rafforzare l'eccellenza europea nel settore della ricerca spaziale. Il documento viene definito un "invito all'azione" dalla Commissione, la quale prevede gravi conseguenze per l'industria spaziale europea se la proposta non sarà accettata da tutti gli attori e le parti interessate: "Se non adotterà la proposta strategia in materia di politica spaziale, l'Europa vedrà intaccata la propria posizione di 'potenza spaziale', a causa della sua incapacità di sviluppare nuove tecnologie e sostenere le applicazioni", avverte il Libro bianco.