Gli imprenditori europei chiedono ai responsabili politici di "liberare il potenziale delle imprese"
Per contrassegnare la prima edizione della Giornata europea della Competitività, il 14 novembre circa 100 imprenditori si sono dati convegno a Bruxelles, con l'intento di sollecitare le più alte cariche politiche a migliorare le condizioni per le imprese in Europa. Il messaggio è stato consegnato dall'Unione delle confederazioni europee dell'industria e dei datori di lavoro (UNICE), per conto degli imprenditori europei, al premier italiano Silvio Berlusconi e al commissario per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen. Antonio D'Amato, presidente di Confindustria, federazione membro dell'UNICE, ha dichiarato: "L'Europa stenta a crescere! I nostri principali concorrenti [...] Stati Uniti e Giappone, registrano un aumento della produttività della forza lavoro, mentre nell'UE questo dato è in calo". Gli ha fatto eco il presidente di un'altra federazione membro, Michael Rogowski del BDI, il quale ha affermato: "La produzione industriale e le attività di ricerca stanno abbandonando l'Europa. Se non verranno prese decisioni urgenti, rischiamo la deindustrializzazione". Per l'occasione, l'UNICE ha appositamente elaborato un manifesto a favore della competitività, il cui slogan è "Release companies' potential - Free Gulliver!" (Diamo libero sfogo al potenziale delle imprese - Liberiamo Gulliver!). L'organizzazione utilizza l'immagine fantastica di questo viaggiatore imbrigliato, per raffigurare l'economia europea frenata da vari ostacoli indesiderati. Il primo di tali ostacoli è costituito dai regolamenti superflui, che l'UNICE vorrebbe veder semplificati. Inoltre, al momento di redigere una nuova legislazione importante per le imprese, un Consiglio "Competitività" con maggiori poteri dovrebbe prevedere una valutazione d'impatto accurata, recita il manifesto. Secondo l'UNICE, è necessario stimolare l'innovazione attraverso l'elaborazione di politiche nazionali di ricerca coerenti e l'incremento dei finanziamenti alla ricerca da parte di Bruxelles. Inoltre, sarebbe utile aggiornare le regole relative agli aiuti di Stato a favore della ricerca e sviluppo e incoraggiare la cooperazione tra l'industria e gli istituti deputati alla creazione del sapere. Il completamento delle reti transeuropee contribuirà a rafforzare l'efficacia del mercato interno. Tuttavia, piuttosto che utilizzare le risorse pubbliche già ampiamente sfruttate, il manifesto chiede ai responsabili politici di migliorare le opportunità per i partenariati pubblico-privati. Fra le altre azioni che l'UNICE vorrebbe vedere intraprese figurano la riforma delle normative nazionali in materia di occupazione al fine di renderle più flessibili e il completamento dell'agenda di Doha per lo sviluppo. Il presidente dell'UNICE Jürgen Strube ha sottolineato la necessità di agire e superare la retorica, affermando: "Abbiamo bisogno di un serio impegno di tutte le istituzioni europee nei confronti della competitività. L'Unione europea necessita di una strategia integrata per la competitività che dia spazio all'attività imprenditoriale".