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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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Malta annuncia il primo programma nazionale di ricerca e definisce di "elevato impulso" i programmi dell'UE

Secondo quanto dichiarato al Notiziario CORDIS dal direttore generale del Consiglio maltese per la Scienza e la Tecnologia Wilfred Kenely, la partecipazione di Malta ai programmi quadro di ricerca dell'UE ha consentito al paese di annunciare il suo primo programma nazionale di...

Secondo quanto dichiarato al Notiziario CORDIS dal direttore generale del Consiglio maltese per la Scienza e la Tecnologia Wilfred Kenely, la partecipazione di Malta ai programmi quadro di ricerca dell'UE ha consentito al paese di annunciare il suo primo programma nazionale di ricerca. Kenely ritiene, infatti, che il programma, reso noto il 24 novembre, costituisca la diretta conseguenza della partecipazione di Malta al Quinto programma quadro (5PQ) e al successivo 6PQ. "Il nostro successo [nell'ambito dei programmi quadro] ha generato un movimento a livello locale che ha fatto balzare la ricerca e l'innovazione fra i primi punti dell'agenda nazionale", ha affermato Kenely. Ministri e rappresentanti di governo dei paesi in fase di adesione e candidati si sono riuniti a Bruxelles il 28 novembre, per fare il punto sui risultati ottenuti dai vari paesi nella prima tornata di inviti a presentare proposte del 6PQ. Kenely ha affermato che Malta è molto soddisfatta del tasso di successo ottenuto e che "sta trovando la propria collocazione all'interno dello Spazio europeo della ricerca", spiegando come ciò abbia esercitato un effetto catalizzatore a livello nazionale. "Il successo non dipende solo dalla partecipazione ai consorzi, ma anche dalla creazione di un quadro nazionale che potrà essere in seguito esportato verso la Comunità europea", ha affermato Kenely. Il Consiglio per la Scienza e la Tecnologia si è fatto "promotore" delle iniziative volte ad istituire un programma nazionale di ricerca, ha dichiarato Kenely al Notiziario CORDIS, e la principale argomentazione addotta dal Consiglio è stata proprio la seguente: "Guardate cos'è accaduto con i programmi quadro. Abbiamo cominciato a creare delle competenze". La partecipazione al 6PQ pone non pochi problemi ad un piccolo paese come Malta. "Le nostre cifre sono decisamente inferiori e vi sono settori nei quali non disponiamo affatto di competenze, ad esempio l'aeronautica", ha affermato Kenely. Dall'altro lato, tuttavia, Malta possiede forti capacità di ricerca nei settori delle tecnologie dell'informazione, delle biotecnologie e dell'ambiente. "Non credo che le dimensioni siano così rilevanti. È una questione di qualità", ha dichiarato Kenely. Ad ogni modo, ha aggiunto, "tenderei ad essere ottimista". Kenely ha elogiato il supporto della Commissione in favore dei paesi in fase di adesione e candidati, in particolare le azioni specifiche di sostegno che "ci aiuteranno ad imboccare quanto prima la corsia preferenziale". Interrogato sulle altre iniziative che egli vorrebbe veder attuate a sostegno del proprio e di altri paesi candidati e in fase di adesione, Kenely ha suggerito un aumento dei fondi a favore dei progetti di ricerca specifici mirati (STREP). Per i paesi più piccoli come Malta, ha affermato, è difficile poter coordinare i nuovi e più ampi progetti integrati e reti di eccellenza. Tuttavia, Kenely rifiuta la possibilità di una discriminazione positiva a favore dei paesi candidati in quanto tali, affermando che "spetta alla Commissione di fornire gli strumenti e a noi di utilizzarli, come già avviene".

Paesi

Malta