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Contenuto archiviato il 2023-01-13

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Una relazione mette in luce l'importanza dell'adozione delle TIC per la produttività e la competitività

I livelli di crescita della produttività in Europa sono fortemente influenzati dall'innovazione e dall'adozione delle Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC). È quanto emerge dall'edizione 2003 della relazione sulla competitività, pubblicata dalla Commissione ...

I livelli di crescita della produttività in Europa sono fortemente influenzati dall'innovazione e dall'adozione delle Tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC). È quanto emerge dall'edizione 2003 della relazione sulla competitività, pubblicata dalla Commissione europea. Tuttavia, la relazione rivela anche che l'Europa deve ancora realizzare pienamente i vantaggi in termini di produttività che la diffusione delle TIC può apportare. Tra gli Stati membri, il contributo degli investimenti nelle TIC all'accelerazione della produttività della forza lavoro europea nel corso degli anni '90 è stato massimo in Irlanda, Finlandia e Svezia, rispetto al livello minimo conseguito, per contro, da Portogallo, Spagna e Germania. Tra i grandi paesi, le TIC hanno giocato un ruolo di rilievo nella crescita della produttività soltanto nel Regno Unito. Per quanto concerne le singole imprese, nella relazione si constata che le aziende capaci di combinare miglioramenti organizzativi ed investimenti nelle TIC tendono ad ottenere un'elevata crescita della produttività. Le applicazioni di e-business, ad esempio, che sono utilizzate dalla maggior parte delle grandi imprese nell'UE, non presuppongono soltanto investimenti in tecnologia, ma anche cambiamenti organizzativi che influenzino profondamente l'ambiente di lavoro. In ogni caso, secondo la relazione, è necessario continuare a sostenere l'impiego di applicazioni di e-business, specialmente da parte delle piccole e medie imprese (PMI). In un discorso pronunciato il 28 novembre a Bruxelles, il commissario europeo per le Imprese e la Società dell'informazione Erkki Liikanen ha commentato: "Gli investimenti nelle TIC rappresentano senza dubbio un fattore centrale di promozione della produttività, e, di conseguenza, anche dell'innovazione. Tuttavia, [...] dobbiamo evitare di concentrarci sulla tecnologia quale attività fine a se stessa. Se miriamo a mettere a frutto i positivi effetti delle TIC sulla produttività, è necessario investire, al contempo, nella riorganizzazione delle imprese e delle amministrazioni, oltre che nelle competenze. Questo è un elemento chiave per un corretto approccio di governance in materia di tecnologie dell'informazione". Nell'analizzare le regioni europee, la relazione riscontra un legame positivo tra la produttività ed il livello della R&S, la specializzazione in attività ad alta tecnologia ed il numero di studenti nell'istruzione superiore. Le regioni dall'elevata produttività risultano anche le più propense ad avere una cultura imprenditoriale ben sviluppata e contraddistinta da solidi legami tra la ricerca condotta negli atenei e l'attività innovativa delle imprese. Gli autori della relazione hanno altresì dimostrato che la presenza di poli ad alta tecnologia in settori quali la biotecnologia genera vantaggi produttivi in ragione dell'acceso comune alla conoscenza ed al capitale. Tra le caratteristiche comuni alle regioni che registrano solide prestazioni sul fronte della produttività figura un buon collegamento a tutti i principali mezzi di trasporto, in particolare agli aeroporti internazionali, nonché una moderna rete di telecomunicazioni. Nel documento si legge che, "il filo conduttore sembra coincidere con la possibilità di essere connessi ai diversi attori economici, sia in senso fisico mediante valide reti di trasporto e comunicazione, sia in maniera meno tangibile, grazie ad una comune visione delle parti interessate regionali ed alla collaborazione tra il mondo accademico e quello imprenditoriale". Dalla relazione emerge, infine, che, sebbene il divario relativo alla crescita della produttività tra alcune regioni dell'UE ed i paesi in via di adesione sia ancora significativo, tali differenze si vanno, però, lentamente riducendo.