Secondo gli eurodeputati, i produttori di GM sono da considerare responsabili della contaminazione delle colture convenzionali
La commissione per l'agricoltura del Parlamento europeo ha adottato una relazione d'iniziativa, dove si chiede alla Commissione di ritenere i produttori di colture geneticamente modificate (GM) responsabili della contaminazione di prodotti biologici e convenzionali. La relazione chiede con urgenza l'elaborazione di "una proposta relativa alla responsabilità civile e all'obbligo di una copertura assicurativa a livello comunitario contro eventuali danni finanziari in relazione alla coesistenza" e insiste sul fatto che le disposizioni vengano rese "applicabili e riconosciute dal punto di vista giuridico". La relazione, molto contestata, dell'eurodeputato tedesco nonché agricoltore biologico Friedrich-Wilhelm Graefe zu Baringdorf ha inoltre respinto i piani della Commissione volti ad autorizzare gli Stati membri a fissare le proprie regole sulla coesistenza di colture GM e convenzionali. Nella relazione di Graefe zu Baringdorf si chiede che "vengano subito introdotte norme a livello comunitario sulla coesistenza di colture geneticamente modificate e [di prodotti non GM]". L'ultima importante disposizione enunciata dalla relazione stabilisce che gli Stati membri dovranno essere liberi di decidere se dichiarare o meno talune aree geografiche esenti da coltivazioni GM, una possibilità fino ad oggi respinta dalla Commissione.