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MINImising Carbon footprint in maritime sHIPping

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Uno strumento di supporto alle decisioni riduce il consumo di carburante delle navi

L’Organizzazione marittima internazionale ha fissato l’obiettivo di ridurre del 15 % le emissioni marittime entro il 2018. Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, industria e mondo accademico devono unire le loro forze per far progredire la ricerca e trovare soluzioni per ridurre l’impronta di carbonio del settore delle spedizioni marittime.

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L’ottimizzazione della velocità nelle spedizioni transoceaniche ha un notevole impatto economico e ambientale sulla riduzione dei costi relativi al carburante e delle emissioni di gas a effetto serra (GES). Questo accade perché le spedizioni e la logistica marittime rappresentano oltre il 70 % dei trasporti mondiali. Per di più, le spedizioni marittime sono responsabili di circa il 3,3 % delle emissioni globali di GES. Come l’impronta di carbonio può ottimizzare la qualità e i costi dei servizi marittimi Anche se la riduzione della velocità è ampiamente utilizzata come migliore prassi dalle compagnie che effettuano spedizioni transoceaniche, queste ultime sono anche sotto pressione per mantenere gli accordi sul livello del servizio (SLA) con i loro clienti del trasporto merci. Una decisione operativa chiave per gli operatori delle spedizioni marittime è quella di determinare una velocità di navigazione ottimale che minimizza il consumo di carburante rispettando allo stesso tempo un dato SLA. Questa decisione dipende principalmente dalla tabella di marcia di un’imbarcazione, e la sfida è rappresentata da incertezze quali tempi portuali stocastici e condizioni meteorologiche. L’incertezza relativa al tempo portuale ha una grande influenza sul periodo che l’imbarcazione passa nei porti in condizioni di ancoraggio, ormeggio, disormeggio o deriva. Una maggiore congestione dei porti e ritardi possono influire negativamente sui SLA, potenzialmente portando a costi logistici superiori per i clienti. Un migliore processo decisionale per spedizioni marittime più ecologiche Uno strumento di supporto alle decisioni può affrontare questi problemi in modo efficiente. “Un sistema che supporta le attività del processo decisionale consentirà a chi trasporta le merci di ridurre il consumo di carburante, minimizzare l’impronta di carbonio e risparmiare sui costi senza compromettere la qualità delle proprie operazioni di spedizione,” afferma il prof. Habin Lee, coordinatore del progetto MINI-CHIP, finanziato dall’UE. MINI-CHIP ha sviluppato uno strumento di supporto alle decisioni (DSS) che analizza il compromesso tra costo del carburante e SLA per differenti condizioni riguardanti la velocità dell’imbarcazione. “Coloro che controllano la navigazione sono in grado di decidere quale sia la velocità migliore per le loro imbarcazioni in modo da ridurre al minimo i costi del carburante e da soddisfare tutti gli SLA,” spiega il prof. Lee. Un DSS prototipo è stato testato due volte allo scopo di migliorare la funzionalità. Esso è stato quindi convalidato con successo. I controllori risparmiano tempo e sforzi nella raccolta dei dati e nel calcolo del tempo di arrivo ottimale e delle velocità dell’imbarcazione. Gli esperimenti mostrano un risparmio potenziale compreso tra il 5 % e il 10 % del consumo totale di carburante ottenuto prendendo le giuste decisioni riguardo a velocità e rifornimento di carburante. La riduzione nel costo del carburante è collegata direttamente a minori emissioni di CO2 provenienti dai servizi di trasporto marittimo. Il DSS può vantare anche dei benefici educativi. Esso può essere usato per insegnare i moduli di ottimizzazione nelle scuole di business. Gli studenti utilizzano il DSS per formulare problemi relativi all’ottimizzazione e per effettuare analisi di compromesso mediante la modifica di differenti parametri. Secondo il prof. Lee, il lavoro effettuato durante MINI-CHIP è stato rivoluzionario. “Per quanto ne so, nessuna precedente ricerca si era occupata del ridurre al minimo l’impronta di carbonio delle spedizioni marittime come obiettivo esplicito insieme a SLA e obiettivi relativi al costo in un ambiente stocastico.” MINI-CHIP ha inoltre sviluppato metodi analitici per identificare complesse relazioni tra decisioni riguardanti la velocità dell’imbarcazione, decisioni riguardanti la selezione del porto per il rifornimento di carburante, prezzi del rifornimento, penali per i ritardi e incertezze riguardanti il porto. I partner del progetto sono impegnati a preparare un’offerta per presentare un’altra proposta per una sovvenzione dell’UE allo scopo di ampliare i risultati di MINI-CHIP. La proposta è finalizzata ad aggiungere nuovi servizi di ottimizzazione al DSS, inclusa la condivisione della capacità dell’imbarcazione e a sviluppare strategie per recuperare i ritardi causati da disagi in porto e durante la navigazione. “Il DSS dovrebbe ridurre l’impatto ambientale delle operazioni delle spedizioni marittime in Europa e in tutto il mondo,” conclude il prof. Lee. “Esso contribuirà anche alla trasformazione dell’Europa in un’economia a basse emissioni di carbonio.”

Parole chiave

MINI-CHIP, consumo di carburante, emissioni, impronta del carbonio, spedizioni marittime, velocità di imbarcazione, strumento di supporto alle decisioni, spedizioni marittime transoceaniche

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