Secondo i risultati di un progetto europeo, tre semplici accorgimenti possono ridurre drasticamente le morti in culla
Una nuova ricerca svolta nel quadro di un'azione concertata europea sulla SIDS (Sudden Infant Death Syndrome - Sindrome della morte improvvisa del lattante o "morte in culla"), ha dimostrato che i due principali fattori di rischio per i neonati sono la presenza di fumo di tabacco e la condivisione del letto dei genitori. Il rischio di morte in culla aumenta di circa il 18 per cento nei neonati che dormono vicino ad un fumatore, mentre la condivisione del letto matrimoniale accresce in maniera significativa, anche se limitata, il rischio di soffocamento o di surriscaldamento per i lattanti di otto settimane di vita. Questi dati provengono da una delle più ampie raccolte di studi caso-controllo sulla SIDS, che integra i risultati di progetti di ricerca nuovi e tutt'ora in corso di svolgimento in 17 paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Paesi Bassi, Italia, Irlanda, Norvegia, Spagna, Svezia, Regno Unito, Ungheria, Polonia, Russia, Slovenia e Ucraina). Lo studio dell'ECAS (European Concerted Action on SIDS - Azione concertata europea sulla SIDS) è stato condotto per fornire un quadro dei fattori di rischio connessi con questa sindrome in Europa. I dati, riguardanti oltre 60 variabili, sono stati estrapolati dalla documentazione relativa a 745 casi di morte in culla e 2.411 neonati sani. Le analisi suggeriscono che numerosi fattori di rischio per la SIDS sono facilmente evitabili e che il tasso d'incidenza di questa sindrome può essere ulteriormente ridotto. Secondo il prof. Robert Carpenter, che ha diretto la ricerca, "circa il 70 per cento dei decessi potrebbe essere evitato, adottando tre semplici accorgimenti: far dormire il neonato accanto al lettone dei genitori, assicurarsi che sia in posizione supina e utilizzare indumenti, e non coperte, per tenerlo caldo, oppure, in alternativa, un sacco a pelo leggero". La scienza non è ancora riuscita a comprendere appieno il nesso fra la morte in culla e fattori quali la posizione durante il sonno, la condivisione del letto matrimoniale e il fumo. Ciò che è noto, invece, è che i neonati non hanno un buon controllo della loro temperatura corporea e disperdono una grande quantità di calore attraverso il viso. Dormire in posizione prona o con il capo coperto può aumentare il rischio di surriscaldamento. Secondo la ricerca, sul numero totale di casi di morte in culla, sei su dieci sono attribuibili, probabilmente, al fatto che il neonato è stato sistemato in posizione prona o sul fianco. Inoltre, si è scoperto che il rischio di SIDS aumenta notevolmente se la madre fumatrice dorme nel lettone con il bambino, soprattutto durante le prime settimane di vita. Alcuni ricercatori ritengono che il surriscaldamento induca il rilascio di tossine da parte dei batteri presenti nel naso e nella gola del neonato. L'esposizione al fumo nell'ambiente domestico può rendere i lattanti più vulnerabili a queste tossine. La ricerca sulle madri che non hanno fumato durante la gravidanza e che non hanno condiviso il letto con il neonato ha rilevato un aumento molto limitato del rischio di SIDS, rischio che è apparso considerevole solo durante le prime otto settimane di vita. Lo studio ha mostrato, inoltre, che i neonati hanno più probabilità di morire di SIDS se dormono in un'altra stanza durante le prime otto settimane di vita. Il luogo più sicuro nel quale far dormire il neonato è in una culla nella stanza dei genitori. I lattanti devono dormire supini e i piedini devono toccare il fondo della culla, per evitare che, muovendosi, scivolino verso il basso e si coprano il capo. Le coperte devono essere rincalzate saldamente e ad un'altezza non superiore alle spalle. La testa del neonato dev'essere scoperta e il bambino non deve avere troppo caldo. Infine, non si deve fumare nella stanza in cui si trova il lattante. Secondo il team del progetto ECAS, questi semplici accorgimenti, da soli, possono ridurre facilmente e drasticamente i fattori di rischio attribuiti alla SIDS.
 
           
        