Il ministro irlandese delle Finanze afferma che le riforme "faranno lavorare l'Europa"
Il ministro irlandese delle Finanze Charlie McCreevy, attuale presidente del Consiglio "Affari economici e finanziari" (ECOFIN), ha dichiarato che sono necessarie ulteriori riforme del mercato del lavoro per stimolare l'occupazione e accrescere la competitività nell'UE. Queste dichiarazioni di McCreevy sono state rilasciate nel corso di una conferenza sulle imprese, patrocinata dal governo britannico, che si è svolta a Londra il 26 gennaio. Il ministro ha inoltre affermato che, durante i prossimi mesi, una delle priorità della Presidenza irlandese per il Consiglio dei ministri sarà di stabilire nuove riforme economiche in Europa. "Senza dubbio la sfida più grande che dobbiamo affrontare è di rilanciare l'occupazione e di rendere attiva l'Europa", ha affermato McCreevy, il quale ha aggiunto che, nel 2003, il livello medio comunitario di disoccupazione pari ad oltre l'otto per cento, ha avuto conseguenze negative dal punto di vista sociale ed economico. Nel sottolineare che l'UE si è già prefissata obiettivi ambiziosi in materia di occupazione che rientrano nella strategia di Lisbona, il ministro ha tuttavia ammonito: "La dura realtà è che, allo stato attuale delle cose, è molto improbabile che tali obiettivi vengano raggiunti". Secondo McCreevy, è urgente attuare, senza ulteriori rinvii, riforme a tutto campo del mercato del lavoro. Ribadendo un precedente appello lanciato dal presidente della Commissione Romano Prodi agli Stati membri, affinché promuovano l'"invecchiamento attivo", McCreevy ha dichiarato che i paesi dell'UE dovrebbero introdurre incentivi per i lavoratori a posticipare la pensione e per i datori di lavoro ad assumere e mantenere in attività i lavoratori più anziani. Come sottolineato dall'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), gli Stati membri devono inoltre individuare l'impatto che i diversi sistemi di tassazione possono avere sull'occupazione e sulla crescita economica, ha dichiarato il ministro. L'innalzamento dell'età minima per la pensione e l'abolizione dell'età obbligatoria per andare in pensione avranno anche delle conseguenze. In conclusione, McCreevy ha detto che, sin dal lancio della strategia di Lisbona nel 2000, sono stati fatti molti progressi, ma che le proposte chiave sulle qualifiche professionali e sui diritti di proprietà intellettuale sono rimaste in sospeso. "Durante i prossimi sei mesi, la Presidenza irlandese s'impegnerà affinché buona parte di queste importanti riforme venga attuata", ha assicurato McCreevy.