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I ricercatori svedesi richiedono maggiori ricerche sulle questioni di genere

I partecipanti ad una conferenza organizzata dal Consiglio di ricerca svedese su questioni sanitarie specifiche legate al genere hanno richiesto una maggiore parità sulle problematiche di genere in medicina, nonché maggiori ricerche sanitarie in funzione del genere. "Gli uomi...

I partecipanti ad una conferenza organizzata dal Consiglio di ricerca svedese su questioni sanitarie specifiche legate al genere hanno richiesto una maggiore parità sulle problematiche di genere in medicina, nonché maggiori ricerche sanitarie in funzione del genere. "Gli uomini e le donne hanno esigenze diverse e specifiche, ha affermato la Prof.ssa Vera Regitz-Zagrosek del Centro ricerche di genere in medicina a Berlino. "Di conseguenza, per garantire cure ottimali, dovranno essere trattati diversamente". Il Dr Octavi Quintana Trias, Direttore Sanitario nella Direzione generale per la ricerca della Commissione europea, concorda con l'affermazione precedente e aggiunge che le donne sono spesso escluse dagli studi clinici e che è importante proporre nuove iniziative per cambiare la situazione, in particolare perché "l'incidenza della patologia è maggiore nelle donne rispetto agli uomini. Le donne vivono più a lungo ma la loro qualità di vita è inferiore a quella degli uomini". Alla domanda che chiede perché le differenze fra i sessi sono importanti nella ricerca, il Dr Quintana Trias ha spiegato che "dobbiamo capire che alcune condizioni sono specifiche per un sesso e non lo sono per l'altro". Tale questione è stata affrontata anche dalla Dr.ssa Pia Maria Jonsson del Medical Management Centre presso l'Istituto Karolinska in Svezia, la quale ha sottolineato l'importanza di prendere in esame non solo le patologie prettamente legate al genere (tumore della mammella per le donne, cancro della prostata per gli uomini), ma anche le espressioni specificatamente di genere di alcune patologie, quali il diabete o la coronaropatia. Il Dr Quintana Trias ha spiegato che la Commissione europea è assolutamente consapevole di tale situazione ed ha quindi presentato un piano d'azione sul ruolo delle donne nella scienza, che si prefigge altresì d'incrementare la partecipazione delle donne del 40 %. Se l'Unione Europea riuscirà ad ottenere una maggiore parità di genere per quanto concerne la medicina, ciò si ripercuoterà positivamente anche sulla ricerca stessa, ha affermato. Seguendo tale linea, la Dr.ssa Karin Schenk-Gustafsson del Centro di medicina di genere presso l'Istituto Karolinska, ha dichiarato che le attuali conoscenze sull'impatto del genere e del sesso in ambito sanitario sono insufficienti. "Ciò pregiudica le cure mediche e la ricerca", ha affermato. Per quanto riguarda l'argomento "Genere, salute e patologie, che ruolo gioca il sesso? Riferimenti speciali alle patologie cardiovascolari", la Dr.ssa Schenk-Gustafsson ha spiegato che, ogni anno, due milioni di donne muoiono di malattie cardiovascolari in Unione Europea. Ciò significa che le patologie cardiovascolari sono la causa del decesso per il 43% delle donne. Tale percentuale aumenta ancora di più nell'Europa dell'Est. Malgrado ciò, l'80-100 % di tutti i farmaci cardiaci somministrati alle donne non sono stati testati su queste ultime. Questa situazione deve cambiare, ha ammonito. Occorrerà prendere in esame le specificità di genere. La Dr.ssa Schenk-Gustafsson ha spiegato che il cuore e le coronarie sono più piccoli nelle donne, le quali presentano anche pulsazioni più veloci. In particolare, dovranno essere presi in considerazione anche i fattori di rischio tipicamente femminili, quali la menopausa prematura o il diabete durante la gravidanza. Inoltre, non solo i sintomi sono diversi, ma le donne tendono anche a presentare maggiori complicazioni in seguito ad un attacco cardiaco; per di più, il tasso di mortalità è più elevato nelle donne dopo un intervento di by-pass, ha spiegato la Dr.ssa Schenk-Gustafsson. Tutti questi fattori spiegano perché gli uomini e le donne dovrebbero essere trattati differentemente, anche se la questione rimane tuttora invariata. "Ecco quindi spiegato il ruolo del sesso in tutto ciò", ha affermato. La sua importanza si rivela in questioni che non avevamo previsto. Indubbiamente, gioca un ruolo importante anche in modi che non avevamo minimamente supposto". La Dr.ssa Pia Maria Jonsson, in merito al "controllo delle prestazioni del servizio sanitario secondo le specificità di genere", ha affermato che la ricerca ha dimostrato che la sicurezza, l'efficacia e l'efficienza della sanità pubblica variano fra gli uomini e le donne. In verità, in Europa gli uomini di razza bianca e di mezza età godono di un accesso più facilitato alla nuova tecnologia sanitaria, certamente più costosa. Possiamo quindi supporre che le donne e gli anziani abbiano minori probabilità di servirsi di tale tecnologia. "Tutto ciò non ha senso visto che le donne, oramai, giungono ad un'età decisamente avanzata", ha dichiarato. Durante la tavola rotonda, gli intervenuti hanno indicato la difficoltà di reperire finanziamenti per questo tipo di ricerca. Tuttavia, hanno accolto l'inserimento di un convegno sul genere e sulla salute in occasione dell'imminente forum aperto al pubblico di Euroscience, previsto in agosto. Tale convegno fornirà l'opportunità di stabilire contatti e di sviluppare le reti informali esistenti, ha aggiunto. Inoltre, ci auguriamo che tale avvenimento rappresenti un'opportunità per espandere tali reti in altri settori. Un funzionario della Commissione ha gradito l'impegno della Svezia per questo tipo di ricerca ed ha affermato: "I paesi settentrionali devono indicare la strada agli altri paesi europei. Rappresentano il migliore modello di equità in Europa". Lo stesso funzionario, ha incoraggiato gli intervenuti ad utilizzare i programmi quadro, ad esempio l'ERA-NET. Un altro funzionario della Commissione ha comunicato ai partecipanti che un'inchiesta sul piano d'azione in materia di genere ha ottenuto risultati molto positivi che verranno presto pubblicati. Un invito a presentare proposte è stato lanciato anche in maggio, allo scopo di sviluppare strumenti atti a rafforzare la parità di genere nella medicina tradizionale.

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Svezia

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