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La Commissione crea una rete di ricerca leader mondiale per le malattie da prioni

Il 28 maggio è stata lanciata a Parigi una rete di eccellenza che riunisce il 90% dei principali team di ricerca che lavorano sulle malattie da prioni come la BSE, l'encefalopatia bovina spongiforme. La rete NeuroPrion è stata creata grazie ad un finanziamento di 14,4 milioni...

Il 28 maggio è stata lanciata a Parigi una rete di eccellenza che riunisce il 90% dei principali team di ricerca che lavorano sulle malattie da prioni come la BSE, l'encefalopatia bovina spongiforme. La rete NeuroPrion è stata creata grazie ad un finanziamento di 14,4 milioni di euro dell'Unione europea. I fondi saranno usati per costruire in Francia una nuova struttura per la ricerca sui prioni e per appoggiare progetti di ricerca che mirano a migliorare l'individuazione e il controllo delle malattie da prioni. Nel lanciare la nuova rete, il Commissario europeo per la ricerca Philippe Busquin ha commentato che la Commissione ha già sostenuto grossi sforzi nell'affrontare la crisi della BSE, tra cui la creazione di uno speciale piano d'azione per la ricerca nel 1996. 'Nel quadro dello Spazio Europeo della Ricerca, la rete di eccellenza NeuroPrion è il passo logico successivo. La rete riunirà i massimi esperti europei per affrontare le malattie da prioni in termini di prevenzione, controllo, trattamento e analisi dei rischi'. La malattie provocate da un ripiegamento anomalo della proteina prione sono chiamate collettivamente encefalopatie spongiformi trasmissibili (Transmissible Spongiform Encephalopathies, TSE). Oltre alla BSE, esse comprendono la vCJD (variante di Creutzfeldt Jakob, la forma che assume nell'uomo la BSE), la malattia del trotto della pecora, e i disordini atrofizzanti cronici di cervidi e alci. L'esatta funzione della normale proteina prionica non è nota, ma sembra che nel caso delle malattie da prioni la proteina malformata si accumuli nel cervello e provochi la demenza. Il grave impatto che le TSE hanno avuto in Europa è fuori discussione. Da quando la BSE fu riconosciuta per la prima volta nel 1986, tranne che in quattro Stati membri dell'UE, in tutti gli altri sono stati dichiarati focolai d'epidemia e nel solo Regno Unito sono stati registrati 180.000 casi. Come conseguenza dell'immissione nella catena alimentare umana di bestiame infetto da BSE, sono stati segnalati 146 casi di vCJD, probabile o confermata. La European Association of Animal Production valuta a oltre 90 milioni di euro il costo della BSE per i 15 paesi membri dell'Unione europea. Il primo compito dei partner della rete NeuroPrion sarà quello di migliorare la loro comprensione delle cause che portano alle modificazioni della proteina prione, di come si sviluppano negli animali e di come si trasferiscono negli uomini per colpire il cervello e le cellule nervose. La costruzione della nuova struttura di ricerca sui prioni presso il Commissariat à l'Energie Atomique in Francia, che coordina anche la rete, contribuirà a raggiungere questi scopi e ad identificare le aree chiave in cui occorrono ricerca applicata ed un maggiore coordinamento dei programmi esistenti. Tra gli altri scopi urgenti per i ricercatori è il miglioramento dei test, della diagnosi e della sorveglianza delle TSE. Nell'ambito della rete saranno sviluppati metodi d'individuazione precoce sia per gli uomini che per gli animali, basati sull'analisi di fluidi corporali facilmente accessibili. Le diagnosi più rapide offerte da tali test miglioreranno le probabilità di successo degli interventi terapeutici. La rete NeuroPrion abbraccia tutti i centri nazionali di sorveglianza della vCJD in seno all'Unione europea, e creerà inoltre forti collegamenti tra molti centri di controllo animale. I partner condurranno programmi di formazione comune, scambi di personale, e usufruiranno dell'accesso ad un sito web appositamente sviluppato. Saranno create delle banche comuni di tessuti e fluidi, oltre a concordare le metodologie standard. Infine, in ragione del danno provocato dalla crisi della BSE alla fiducia del pubblico nel governo e nella sua consulenza scientifica, la rete si interfaccerà anche con la più ampia comunità della ricerca e il grande pubblico grazie ad un congresso annuale mondiale sui prioni, il primo dei quali si è svolto a Parigi dal 24 al 27 maggio, in concomitanza con il lancio della rete NeuroPrion.

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