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Lussemburgo e Regno Unito indicano le priorità del Consiglio per il 2005

Lussemburgo e Regno Unito hanno definito un programma operativo comune del Consiglio per il 2005, facendo proprio il punto di vista del presidente della Commissione Barroso, secondo cui rispettare l'agenda di Lisbona dovrebbe essere la priorità assoluta dell'UE. Secondo i du...

Lussemburgo e Regno Unito hanno definito un programma operativo comune del Consiglio per il 2005, facendo proprio il punto di vista del presidente della Commissione Barroso, secondo cui rispettare l'agenda di Lisbona dovrebbe essere la priorità assoluta dell'UE. Secondo i due governi, la continuità tra le successive presidenze è ora più che mai importante, e ciò spiega la necessità di un programma operativo comune che definisca il lavoro principale sul quale si concentreranno i due Stati membri nel corso del 2005. Il programma, hanno aggiunto, riflette le priorità dal 2004 al 2006 convenute dai capi di Stato e di governo nel 2003. 'Nel 2005 l'Unione europea dovrà fronteggiare numerose sfide importanti', afferma il documento. 'In particolare, l'Unione ha bisogno di ulteriori progressi per conseguire gli obiettivi dell'agenda di Lisbona, di più numerosi e qualificati posti di lavoro, di una crescita economica sostenibile e di una maggiore competitività'. Nonostante le affermazioni secondo cui bisogna concentrarsi maggiormente sull'aspetto competitività della strategia di Lisbona, Lussemburgo e Regno Unito si sono impegnati a costruire sui risultati già ottenuti 'grazie a una strategia equilibrata che tiene conto delle dimensioni economica, sociale e ambientale'. Il solo mezzo per ottenere un progresso reale, tuttavia, consiste nel concentrarsi maggiormente sui risultati, e il programma identifica numerose aree che richiedono in priorità un'azione. In primo luogo, il Consiglio intende presentare alla riunione primaverile dei leader europei il suo riesame della 'Azione per la crescita' e del 'Programma quick-start', ed esaminare le proposte per finanziare l'Iniziativa per la crescita, attese per luglio. Le altre misure per rafforzare la competitività europea rientrano in tre categorie: riforma normativa, innovazione e industria, ricerca e istruzione. Nella prima categoria, Lussemburgo e Regno Unito dichiarano di voler attivare a fondo il 'miglior piano d'azione normativo', continuare il lavoro delle presidenze irlandese e olandese per rivedere e semplificare le norme esistenti, rafforzare la dimensione competitiva degli esercizi di valutazione d'impatto delle nuove proposte legislative. Per tentare di rafforzare innovazione e industria, i due paesi si sono impegnati a studiare con attenzione, tra le altre cose, il piano d'azione per l'innovazione, la carta europea per le PMI (Piccole e medie imprese) e il piano d'azione per l'imprenditorialità, la strategia per le scienze della vita e per le biotecnologie, il lancio di un centro europeo di competitività imprenditoriale, una settimana dell'UE per le aziende. Lussemburgo e Regno Unito si sono inoltre impegnati a trovare un modo per superare l'attuale punto morto sul brevetto europeo e a raggiungere un accordo finale sulle proposte di brevettabilità delle invenzioni attuate per mezzo di elaboratori elettronici. A proposito della promozione della ricerca, il programma operativo nota che gl'investimenti pubblici e privati in tutte le aree della 'catena della conoscenza' sono fondamentali per la competitività. 'Le due presidenze incoraggeranno quindi l'adozione di azioni concrete [...] e favoriranno maggiori investimenti nella R&S (Ricerca e sviluppo) e nell'innovazione e sviluppo delle risorse umane nei settori scientifico e tecnologico'. I due Stati membri hanno ricordato l'impegno a portare avanti il lavoro fino ad ora realizzato per creare un SER (Spazio europeo della ricerca), e hanno anticipato che, vista l'importanza fondamentale del Settimo programma quadro (7PQ) per questo processo, si comincerà a lavorare sulla proposta durante la presidenza lussemburghese della prima metà del 2005, in modo da garantire un lancio tempestivo del futuro programma. Per finire, il documento aggiunge che le due presidenze contribuiranno a sviluppare la politica spaziale europea, ad analizzare il ruolo della ricerca in materia di sicurezza per una maggiore competitività, a fare in modo che il Consiglio adotti le necessarie decisioni sul progetto ITER.

Paesi

Lussemburgo, Regno Unito