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Contenuto archiviato il 2023-03-01

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Secondo uno studio della Commissione, i servizi di e-Government nei nuovi Stati membri stanno migliorando rapidamente

Dal quinto studio annuale della Commissione sui servizi amministrativi online in Europa è emerso che l�offerta nei nuovi Stati membri è attualmente allo stesso livello di due anni fa nell'UE dei 15. La ricerca ha inoltre rilevato che oltre il 90 per cento dei fornitori di se...

Dal quinto studio annuale della Commissione sui servizi amministrativi online in Europa è emerso che l�offerta nei nuovi Stati membri è attualmente allo stesso livello di due anni fa nell'UE dei 15. La ricerca ha inoltre rilevato che oltre il 90 per cento dei fornitori di servizi pubblici è oggi accessibile online, e che il 40 per cento dei servizi pubblici di base è totalmente interattivo. Sulla base dei risultati, Viviane Reding, Commissario responsabile della Società dell'informazione e mezzi di comunicazione, ha dichiarato: "Lo studio evidenzia uno straordinario progresso nello sviluppo e nella fornitura dei servizi pubblici in rete in tutta l'Unione europea. Il divario nella fornitura di servizi fra i nuovi Stati membri e i 15 dell�UE pre-allargamento è inferiore alle molte previsioni e può essere colmato molto rapidamente." Lo studio condotto dalla società di ricerca Capgemini ha preso in considerazione un campione di 14 000 siti Internet in 28 paesi - i 25 Stati dell'UE, più Norvegia, Islanda e Svizzera - stabilendo per i servizi un "indice di sofisticazione" che può variare dalle semplici informazioni online ai servizi totalmente interattivi. In base a tale indice, la Svezia risulta il paese più avanzato in termini di servizi online, seguita da vicino dall'Austria. I paesi che hanno compiuto i maggiori progressi nell'ultimo anno sono Islanda, Germania, Italia, Regno Unito e Belgio. I dieci nuovi Stati membri si trovano ancora prevalentemente nella metà inferiore dell'indice, ad eccezione dell'Estonia, ma sembra che tutti stiano registrando rapidi progressi. Secondo la Commissione, un ulteriore progresso in futuro richiederà un collegamento potenziato fra i servizi di front-office e di back-office dell'amministrazione pubblica, una maggiore collaborazione, e cambiamenti culturali e nelle procedure. "La sfida oggi è quella di far sì che i servizi amministrativi online vengano usati il più possibile, in modo da apportare la massima efficienza possibile alle imprese e ai cittadini", si legge in un comunicato della Commissione. La conclusione del Commissario Reding è: "I sevizi di e-Government possono rendere le formalità amministrative più semplici e più gradite per tutti. Incoraggiare imprese e cittadini ad un uso il più ampio e intenso possibile di questi servizi, permetterebbe di accrescere l'efficienza e quindi la produttività e la competitività di tutta l'economia".

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