Ricercatori britannici creano il "riso dorato 2", con un contenuto di beta-carotene 23 volte maggiore
Un gruppo di ricercatori del Regno Unito ha creato una nuova varietà di "riso dorato" geneticamente modificato (golden rice), che contiene fino a 23 volte di beta-carotene in più rispetto alla varietà originale, scoperta nel 2000. Il beta-carotene, o "pro-vitamina A", viene trasformato in vitamina A dall'organismo. Questa vitamina è fondamentale per prevenire la cecità infantile che, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, colpisce fino a 500.000 bambini l'anno. Quando cinque anni fa venne creata la prima varietà di riso dorato, gli scettici sostennero che i livelli di beta-carotene in essa contenuti (circa 1,6 microgrammi per grammo di riso) non fossero sufficienti a influire positivamente sulla salute umana. La nuova varietà, invece, contiene fino a 37 microgrammi di beta-carotene per grammo di riso, quantità che, secondo alcuni esperti, potrebbe bastare a soddisfare per intero il fabbisogno giornaliero di pro-vitamina A raccomandato per un bambino in una normale dieta a base di riso. La scoperta è stata fatta quando i ricercatori della Syngenta Seeds di Cambridge, nel Regno Unito, hanno analizzato la varietà originaria del riso dorato e hanno capito che uno dei due geni aggiunti (quello della fitoene sintasi ricavato dai narcisi) ostacolava la produzione di beta-carotene. Dopo che a questo gene ne è stato sostituito un altro ricavato dal mais, il livello di pro-vitamina A è notevolmente aumentato. "Grazie a tale sostituzione, abbiamo constatato una differenza considerevole: il livello di pro-vitamina A, infatti, è aumentato di 20 volte", ha affermato Rachel Drake della Syngenta che ha guidato la ricerca. "Sono assolutamente soddisfatta, e ritengo che questa sia un'esperienza straordinaria". La Syngenta donerà la nuova varietà alla Commissione umanitaria del golden rice (Golden Rice Humanitarian Board), che gestisce il progetto sul riso dorato. In una dichiarazione, la Commissione umanitaria ha accolto con favore la scoperta e ha chiesto che vengano effettuate ulteriori ricerche per individuare il modo in cui la nuova varietà potrebbe contribuire a combattere la carenza di vitamina A nei paesi in via di sviluppo. La Commissione umanitaria ha anche lanciato un invito alla prudenza, dicendo che "se da un lato il grande aumento di beta-carotene nel riso dorato è un incoraggiante passo avanti, dall'altro è importante ricordare che, nonostante gli elevati livelli di vitamina A, il riso dorato non è di per sé una soluzione alla malnutrizione nei paesi in via di sviluppo. La malnutrizione affonda le proprie radici in problemi politici, economici e culturali che non si possono magicamente risolvere con una sola tecnologia agricola". L'istituzione è invece convinta che la nuova varietà possa essere un'ennesima arma con cui contrastare la carenza di vitamina A, a fianco di altri sforzi come l'arricchimento dell'alimentazione di base con la vitamina A, la distribuzione di integratori vitaminici e l'aumento del consumo di altri alimenti ricchi di vitamina A. La dichiarazione aggiunge: "Non si dovrà introdurre alcuna varietà di riso dorato nuova o già esistente per la semina su vasta scala finché non verranno condotte valutazioni scientifiche indipendenti e revisioni della normativa nazionale nei paesi in cui tali varietà potrebbero essere coltivate". Alcuni osservatori hanno accolto con meno entusiasmo le nuove scoperte. Christoph Then, portavoce di Greenpeace, ha detto: "Le domande alle quali non è stata data risposta sono ancora molte. Anche dopo cinque anni di studio, i ricercatori non sanno nemmeno quanta pro-vitamina A rimanga dopo la cottura del riso. Inoltre non è stata condotta alcuna valutazione dei rischi che potrebbero sussistere per la salute umana e per l'ambiente".