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Contenuto archiviato il 2023-03-01

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Con l'avvicinarsi delle elezioni i partiti britannici dichiarano il proprio impegno a favore della ricerca scientifica

I tre principali partiti politici inglesi, in vista delle elezioni politiche il prossimo 5 maggio, hanno espresso la propria posizione riguardo a numerosi temi scientifici di attualità, come i cambiamenti climatici, la ricerca spaziale e la formazione scientifica. In un'inte...

I tre principali partiti politici inglesi, in vista delle elezioni politiche il prossimo 5 maggio, hanno espresso la propria posizione riguardo a numerosi temi scientifici di attualità, come i cambiamenti climatici, la ricerca spaziale e la formazione scientifica. In un'intervista alla rivista New Scientist, l'attuale ministro per la Ricerca scientifica Lord Sainsbury, il portavoce dei conservatori Robert Key e il portavoce dei liberaldemocratici Evan Harris hanno risposto a una serie di domande a carattere scientifico. La prima domanda è stata: "In caso di vittoria, in che modo il suo partito intende affrontare il timore e l'incertezza di molti elettori nel Regno Unito a proposito di temi quali le nanotecnologie, la clonazione e l'ingegneria genetica?" Lord Sainsbury ha osservato nella sua risposta che gli inglesi, nel complesso, considerano in un'ottica positiva i vantaggi della scienza, ma che molti sono preoccupati dalla rapidità degli sviluppi scientifici e perplessi riguardo al livello di controllo da parte del governo. "In risposta a tale preoccupazione stiamo cominciando a coinvolgere il pubblico in un dialogo con gli scienziati già in giovane età", ha affermato Lord Sainsbury, aggiungendo che l'attuale governo ha raddoppiato la voce di bilancio per le iniziative volte a promuovere scienza e società, portandolo a oltre 9 milioni di sterline (13,3 milioni di euro). L'onorevole Key sostiene, al contrario, che il paese soffre di una cultura antiscientifica. "Sia il governo che gli stessi scienziati hanno lasciato l'iniziativa nelle mani di lobby e gruppi di pressione poco chiari, e il pubblico è confuso", ha dichiarato. La soluzione a lungo termine sta, per i conservatori, nel miglioramento dell'istruzione scientifica, ma nel breve e medio periodo il loro programma prevede di conferire maggiore indipendenza ai consigli di ricerca, riducendo "la segretezza e il controllo governativo". Evan Harris, per i liberaldemocratici, ha accusato il governo di non volersi assumere la responsabilità di promuovere presso l'opinione pubblica i benefici del progresso scientifico. "Il governo è stato fin troppo cauto nel divulgare i vantaggi di questi sviluppi", ha dichiarato. "Noi saremmo decisamente più proattivi. I leader d'opinione in campo politico dovrebbero dire apertamente che le tecnologie hanno un potenziale immenso e che i gruppi di pressione che inventano storielle allarmistiche lo fanno per enormi interessi personali". Alla domanda se fossero d'accordo nel ritenere che i cambiamenti climatici costituiscono una minaccia più grave del terrorismo, i portavoce dei tre partiti sembravano convenire. Lord Sainsbury ha affermato che, se non affrontati per tempo, i cambiamenti climatici eclisseranno altri problemi come il terrorismo, e ha sottolineato l'appoggio del suo governo al protocollo di Kyoto a conferma del fatto che il partito laburista cerca di affrontare il problema. I conservatori, secondo quanto ha dichiarato l'onorevole Key, intendono cercare di "guardare oltre Kyoto" basando le decisioni sulla conservazione dell'ambiente e della biodiversità su una solida ricerca scientifica piuttosto che sulle paure. L'onorevole Harris, d'altra parte, ha tentato di ritorcere contro gli avversari politici l'accusa rivolta dai gruppi ambientalisti che le questioni ambientali siano state trascurate durante l'attuale campagna elettorale. "È vero, [i cambiamenti climatici] rappresentano una minaccia più grande [del terrorismo] alla stabilità mondiale. È sconfortante constatare come gli altri partiti quasi non ne parlino affatto", ha dichiarato. Ulteriori divergenze sono emerse quando è stato chiesto il parere dei tre politici sul finanziamento di missioni spaziali rischiose, dopo l'esperienza della sonda Beagle 2. Lord Sainsbury ha affermato che, nonostante il suo fallimento definitivo, la missione Beagle 2 ha tuttavia prodotto importanti benefici e consente al Regno Unito di partecipare a pieno titolo alle future missioni di esplorazione planetaria. Ha aggiunto che il nuovo governo laburista continuerà ad investire nelle missioni di esplorazione spaziale, come la recente missione Cassini-Huygens e il programma Aurora dell'Agenzia spaziale europea. Di parere opposto l'onorevole Key, il quale ha descritto la missione Beagle 2 come "fraintesa e mal gestita, fin dall'inizio, tanto dal governo che dai consigli scientifici, oltre che a livello europeo". I conservatori valuteranno rigorosamente qualsiasi nuova proposta in tale ambito esclusivamente sulla base del valore scientifico e commerciale, ha aggiunto. L'onorevole Harris ha concluso, a nome dei socialdemocratici, affermando: "Non ritengo che spetti ai politici, in periodo preelettorale, stabilire quali progetti finanziare [�]. Occorre basarsi su valutazioni e consulenze di esperti sui potenziali rischi e benefici legati alla realizzazione di un progetto".

Paesi

Regno Unito