I contrasti sul bilancio comunitario rivelano un ampio sostegno a favore dell'aumento della spesa per la R&S
Nel momento in cui iniziano a fioccare le reazioni alle critiche espresse dal Primo Ministro britannico contro le priorità di spesa dell'Unione europea, sembra delinearsi un ampio sostegno a favore dell'aumento degli investimenti europei nella scienza e nell'innovazione. A seguito del Vertice del Consiglio europeo tenutosi a Bruxelles il 17 e 18 giugno, Tony Blair ha deplorato il fatto che l'Unione europea spenda dieci volte di più per l'agricoltura che per la scienza, la tecnologia, la ricerca e sviluppo (R&S) o la formazione. "Ho obiettato contro il fatto che l'Unione europea decida collettivamente di destinare il 40 per cento del proprio bilancio ad un settore in cui si registra il due per cento dell'occupazione. Non ha senso", ha affermato Tony Blair, "mentre possiamo immaginare che, se impiegassimo parte di quell'importo per favorire l'innovazione e la tecnologia future che renderanno più competitive le nostre imprese, allora le persone direbbero: "Bene, capisco che cos'è l'Unione europea". Il Primo Ministro danese Anders Fogh Rasmussen è stato uno dei primi a reagire e ha dato il suo appoggio a Blair. "Dovremmo fare del nostro meglio affinché l'Unione europea diventi l'economia più competitiva del mondo e per raggiungere quell'obiettivo occorre investire molto di più nella ricerca, nell'innovazione e nell'istruzione", ha dichiarato il Premier danese. Anche il programma paneuropeo di R&S nel settore della microelettronica MEDEA+ ha appoggiato le osservazioni di Tony Blair. In un'intervista rilasciata a Electronics Weekly, Arthur van der Poel, presidente di MEDEA+, ha dichiarato: "Pur riconoscendo l'importanza delle sovvenzioni a favore dell'agricoltura, vi è un settore che riceve un miliardo di dollari statunitensi l'anno (820 milioni di euro) a titolo di aiuti comunitari, ed è l'industria del tabacco. Corrisponde circa allo stesso importo destinato all'intera industria delle TIC (tecnologie dell'informazione e della comunicazione)", ha affermato. Secondo Gerard Matheron, direttore di MEDEA+, lo squilibrio fra le spese è ancora più pronunciato nel settore della microelettronica, il principale motore dell'innovazione nel campo delle TIC. Il dottor Matheron spiega che in Europa il livello della spesa pubblica a favore della ricerca in microelettronica è rimasto immutato da 15 anni - circa 140 milioni di euro l'anno. In un'intervista al quotidiano slovacco Sme, anche il Primo Ministro slovacco Mikulas Dzurinda ha dato il proprio appoggio a Tony Blair, dichiarando che egli era "a favore delle riforme" e che il suo governo era consapevole del fatto di non poter sostenere l'istruzione e la scienza come vorrebbe a meno che non vengano assegnati maggiori fondi a tali settori.
Paesi
Danimarca, Regno Unito