La Slovenia chiede chiarimenti sul rapporto tra 7PQ e CIP
Il governo sloveno ha pubblicato la sua posizione sulle proposte relative al Settimo programma quadro (7PQ) e ha chiesto chiarimenti riguardo al rapporto tra il nuovo strumento di finanziamento e il nuovo Programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP) proposto. Nel suo documento di sintesi, il ministro sloveno per l'Istruzione superiore, la scienza e la tecnologia accoglie con favore le proposte della Commissione, sostiene il raddoppio del bilancio del 7PQ e valuta in modo positivo che il programma sia stato studiato per promuovere la competitività europea. Nel documento si aggiunge tuttavia: "Va sottolineato che non si spiega in alcun modo quali siano i rapporti tra il Settimo programma quadro e il Programma quadro per la competitività e l'innovazione (CIP) proposto. [...] In Slovenia riteniamo pertanto che siano necessari ulteriori chiarimenti al riguardo". Riconoscendo l'importanza della questione delle sinergie tra il nuovo programma quadro e altri strumenti comunitari, il documento di sintesi esorta inoltre a instaurare collegamenti tra il 7PQ e i Fondi strutturali, in particolare al fine di sviluppare nuove infrastrutture e capacità. Quale esempio di tali legami, il testo propone di fornire finanziamenti complementari a titolo dei Fondi strutturali nel caso in cui un progetto del programma quadro venga realizzato in una regione interessata dall'obiettivo "convergenza". La Slovenia esprime soddisfazione per l'intenzione espressa nelle proposte di semplificare ampiamente le regole che disciplinano il 7PQ e raccomanda che la Commissione si concentri su aspetti quali la trasparenza delle norme di amministrazione dei progetti, l'esigenza di una maggiore prevedibilità e lo snellimento delle disposizioni in materia di contabilità finanziaria. Il paese chiede anche due ulteriori miglioramenti: una procedura di valutazione in due fasi anonima e accelerata e una significativa riduzione del tempo richiesto per condurre le trattative dei contratti. In riferimento al programma "Cooperazione" del 7PQ, la Slovenia offre pieno sostegno alle nove priorità proposte e ai rispettivi bilanci stabiliti dalla Commissione. Il documento di sintesi è inoltre favorevole all'importanza attribuita alle piattaforme tecnologiche europee, tuttavia sottolinea che si deve tenere maggiormente conto delle esigenze delle piccole e medie imprese (PMI) e dell'industria di tutti gli Stati membri. Analogamente, il governo sloveno riconosce la necessità di iniziative tecnologiche comuni, precisando però che tali azioni devono essere intraprese solo "qualora gli obiettivi a lungo termine non possano essere conseguiti in modo adeguato con altri strumenti del programma [quadro]" e aggiungendo che "esiste il notevole rischio che queste iniziative vengano attuate sotto la direzione di organizzazioni industriali di grandi dimensioni e che pertanto i partecipanti delle regioni emergenti non possano trarne vantaggi economici, a meno che non vengano adottate misure correttive". Per rafforzare la dimensione sociale del 7PQ, il governo sloveno appoggia una proposta, già sostenuta dal Parlamento europeo, di creare "piattaforme socialmente motivate" allo scopo di stabilire programmi di ricerca che affrontino i problemi sociali - a livello europeo e regionale - che non suscitano l'interesse dell'industria. Il governo sloveno conclude il documento di sintesi manifestando la sua convinzione che il programma proposto apporterà considerevole valore aggiunto alla politica di ricerca europea e fornirà un contributo significativo allo sviluppo dello Spazio europeo della ricerca (SER).
Paesi
Slovenia