Evitare l'abuso della scienza e della tecnologia responsabilizzando gli scienziati
"Gli scienziati hanno una responsabilità particolare nei confronti dei problemi del 'duplice uso' e dell'abuso della scienza e della tecnologia", recita una dichiarazione sulla biosicurezza rilasciata dall'"Interacademy Panel on international issues" (IAP). La dichiarazione è stata sottoscritta da oltre 60 accademie scientifiche nazionali, comprese quelle di 21 Stati membri dell'UE e di tre paesi candidati. La dichiarazione contiene la seguente premessa: "Nel corso degli ultimi decenni, la ricerca scientifica ha generato conoscenza e tecnologie nuove e impreviste, che offrono opportunità senza precedenti di miglioramento della salute umana e animale, nonché delle condizioni ambientali. Tuttavia alcune innovazioni scientifiche e tecnologiche possono essere utilizzate a scopi sia distruttivi che costruttivi". I firmatari della Convenzione sulle armi biologiche e tossiniche del 1972 si sono impegnati a non sviluppare, produrre o stoccare mai agenti microbici o altri agenti biologici o tossine di tipi e in quantitativi che "non sono giustificati a fini profilattici o per altri scopi pacifici". Purtroppo la minaccia delle armi biologiche è di nuovo realtà e la dichiarazione dello IAP funge da guida per i singoli scienziati e le comunità scientifiche locali che intendano elaborare il proprio codice di condotta. Essa affronta cinque questioni fondamentali: presa di coscienza; sicurezza e protezione; educazione e informazione; responsabilità; sorveglianza. Sotto la rubrica "presa di coscienza", la dichiarazione sottolinea il dovere degli scienziati di prendere sempre in considerazione "le conseguenze ragionevolmente prevedibili delle proprie attività". Gli scienziati devono inoltre riconoscere che "la coscienza pulita del singolo non giustifica l'indifferenza nei confronti del possibile abuso delle proprie attività di ricerca". La questione "sicurezza e protezione" si riferisce alla responsabilità nell'utilizzo di procedimenti di laboratorio adeguati, sicuri e protetti, mentre con "educazione e informazione" si intende ricordare agli scienziati il dovere di divulgare ed insegnare nozioni riguardanti leggi, politiche e principi intesi a prevenire l'abuso della ricerca biologica. Sotto la voce "responsabilità" la dichiarazione invita gli scienziati che vengano a conoscenza di attività che violano la Convenzione sulle armi biologiche e tossiniche o qualsiasi legge consuetudinaria internazionale, a sollevare la questione con le persone, le autorità e le agenzie competenti. Il tema finale affrontato dalla dichiarazione è la "sorveglianza". Le persone incaricate di ispezionare le ricerche o di valutare progetti o pubblicazioni hanno la responsabilità di promuovere l'adesione ai principi succitati da parte di coloro che sono soggetti a supervisione, conclude la dichiarazione.