Skip to main content
Vai all'homepage della Commissione europea (si apre in una nuova finestra)
italiano italiano
CORDIS - Risultati della ricerca dell’UE
CORDIS

Article Category

Contenuto archiviato il 2023-03-02

Article available in the following languages:

Un nuovo alimento impedisce la produzione di metano nel bestiame

L'Istituto di ricerca Rowett di Aberdeen (Regno Unito) ha messo a punto un metodo che dovrebbe ridurre le emissioni di metano prodotte dalle vacche e da altri animali. Il metano è un potente gas a effetto serra e ha un impatto sul riscaldamento globale 32 volte superiore al bi...

L'Istituto di ricerca Rowett di Aberdeen (Regno Unito) ha messo a punto un metodo che dovrebbe ridurre le emissioni di metano prodotte dalle vacche e da altri animali. Il metano è un potente gas a effetto serra e ha un impatto sul riscaldamento globale 32 volte superiore al biossido di carbonio. Una vacca può produrre fino a 500 litri di metano al giorno, soprattutto tramite eruttazione del gas. L'Istituto ha sviluppato un additivo alimentare che nei test effettuati sulle pecore riesce a ridurre la quantità di metano prodotto dagli animali del 70 per cento. L'additivo, l'acido fumarico (C2H2(CO2H)2), riduce efficacemente la produzione di metano catturando l'idrogeno prima che microbi metanogenici siano in grado di trasformarlo in metano. I test hanno superato le attese del gruppo, il quale ha depositato un brevetto per la commercializzazione dell'alimento. In precedenza l'Istituto di ricerca Rowett ha eseguito ricerche sulla riduzione delle emissioni di metano del bestiame finanziate dal Quinto programma quadro dell'UE. Il dott. John Wallace, che ha diretto i lavori di ricerca, ha dichiarato: "È un'ottima notizia per l'ambiente, ma è una situazione vantaggiosa per tutti, anche per gli agricoltori. L'energia del metano, infatti, è trattenuta nel corpo dell'animale che registra una crescita superiore del 10 per cento. Per ogni chilogrammo di alimento consumato, il peso corporeo aumenta del 10 per cento". L'équipe auspica che i risultati osservati nelle pecore si ripetano nelle vacche. Inoltre, grazie all'impatto positivo sul peso corporeo del bestiame, essa convincerà gli agricoltori a investire in un alimento che inciderà positivamente sull'ambiente.

Paesi

Regno Unito

Il mio fascicolo 0 0