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Contenuto archiviato il 2023-03-02

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Fatta luce per la prima volta sulla materia oscura

La materia oscura costituisce il 95 per cento di tutta la materia presente nell'universo, ma dalla sua scoperta non si è mai capito cosa fosse, in quanto non emette né radiazioni né luce, pur trovandosi apparentemente ovunque. Gli astronomi dell'Istituto di astronomia di Cambr...

La materia oscura costituisce il 95 per cento di tutta la materia presente nell'universo, ma dalla sua scoperta non si è mai capito cosa fosse, in quanto non emette né radiazioni né luce, pur trovandosi apparentemente ovunque. Gli astronomi dell'Istituto di astronomia di Cambridge hanno raccolto i primi indizi sulla vera natura di questa sostanza misteriosa. La materia oscura è stata osservata per la prima volta nel momento in cui gli astronomi si sono accorti che le galassie si muovevano troppo rapidamente se rapportate alla loro massa, lasciando intendere che doveva essere coinvolta un'altra forza diversa dalla gravità. I ricercatori sono ora riusciti a stimare la temperatura della materia oscura, che fornisce al gruppo di lavoro ulteriori informazioni su questa sostanza misteriosa. "Si tratta del primo indizio sulla possibile natura di questa sostanza. Ci troviamo ad avere a che fare per la prima volta con la fisica che la caratterizza", ha riferito alla BBC il professor Gerry Gilmore dell'Istituto. Il gruppo si è avvalso del Very Large Telescope (VLT) in Cile per elaborare mappe del cosmo, sfruttando un fenomeno noto col nome di "weak lensing". Il lensing si verifica quando oggetti con massa molto elevata provocano distorsioni nello spazio-tempo che li circonda. Tale fenomeno mette effettivamente a disposizione degli scienziati un'ampia lente naturale lontana nello spazio. Se l'effetto di lensing è maggiore di quanto dovrebbe essere - considerata la dimensione delle galassie che causano l'effetto -, è ipotizzabile la presenza della materia oscura, che può persino essere mappata. Dallo studio estremamente dettagliato di 12 galassie "nane", il gruppo è riuscito a tracciare la prima mappa tridimensionale di tali galassie. Ciò ha consentito al gruppo stesso di pesare per la prima volta la materia oscura. Da tale operazione di pesatura è scaturita una serie di ulteriori dati. La prima cosa scoperta dal gruppo è il fatto che in tali galassie la presenza della materia oscura è di 400 volte superiore a quella della materia "normale". Il gruppo ha poi avuto l'opportunità di stimare la densità, o "velocità", delle particelle di materia oscura. "La distribuzione della materia oscura non è in alcun modo correlata a nulla di quanto si possa aver reperito finora nella letteratura. Si presenta in un 'volume magico' che corrisponde a una massa pari a 30 milioni di volte quella del sole", ha spiegato il professor Gilmore. Secondo le stime del gruppo, le particelle viaggiano a 9 km/s. "A parte la loro esistenza, queste sono le prime proprietà che siamo riusciti a determinare", ha affermato Gilmore. Tali velocità innalzano la temperatura della materia oscura a circa 10.000 gradi Celsius, temperatura molto più elevata rispetto a precedenti stime che ipotizzavano che la materia oscura si muovesse lentamente e fosse estremamente fredda. Si tratta di una scoperta significativa, poiché indica che gli astronomi impegnati nell'individuare la materia oscura l'hanno finora cercata nel posto sbagliato. La particella candidata più probabile per la materia oscura rimane la cosiddetta "wimp", o weakly interacting massive particle (particella dotata di massa che interagisce debolmente); ciò avalla determinati modelli relativi alla creazione dell'universo. Qualunque cosa sia la materia oscura, oggi è stata fatta un po' di luce su questa entità astronomicamente misteriosa, e in futuro la nostra conoscenza non potrà che aumentare.

Paesi

Regno Unito