Un nuovo sistema monitora l’impatto delle vibrazioni negli edifici e nelle infrastrutture
L’Europa ha milioni di edifici in aree sismiche e circa il 70 % ha più di 30 anni. Modifiche interne, interventi di ristrutturazione e sollecitazioni meccaniche esterne possono contribuire a comprometterne la stabilità nel tempo. «Pensiamo sempre ai terremoti come a eventi distruttivi, ma si tratta di eventi naturali», afferma Gianni Alessandroni, coordinatore del progetto Quakebots finanziato dall’UE. «I veri assassini sono gli edifici, che in molti casi sono costruiti senza criteri antisismici o su terreno inadatto». Utilizzo dell’IA e dell’Internet delle cose per la gestione delle catastrofi I partner di progetto hanno sviluppato un sistema di monitoraggio vibrazionale e sismico che combina le ultime tecnologie nel campo dell’IA, dell’Internet delle cose e del cloud computing. Il sistema è una rete di sensori intelligenti installati su edifici che monitorano in tempo reale anche le più piccole vibrazioni. Se il dispositivo registra anomalie o deviazioni nel comportamento di una struttura, viene inviata una notifica agli utenti tramite smartphone, e-mail o SMS. I sensori sono collegati a una piattaforma cloud appositamente costruita che è completamente personalizzabile. Si adatta alle esigenze di ogni cliente per quanto riguarda la complessità delle informazioni da visualizzare. Una volta connesso, il dispositivo inizia a raccogliere e inviare dati alla piattaforma cloud. «Abbiamo lavorato per creare una piattaforma cloud altamente scalabile e in grado di gestire milioni di edifici con latenza molto bassa», spiega Alessandroni. La soluzione di Quakebots monitora continuamente una struttura a costi minimi sia per le persone fisiche che per le grandi aziende. È facile da installare, completamente automatica e non richiede alcuna particolare attenzione o manutenzione. Sono state aggiunte nuove funzionalità ed è possibile integrare servizi sviluppati da terze parti. Gli utenti possono ottenere una visione globale della struttura monitorata con pochi clic. «Quakebots si distingue dagli altri sistemi di monitoraggio vibrazionale e sismico per la sua qualità, precisione e facilità di installazione», aggiunge. Per Alessandroni il 2018 è stato un anno molto produttivo e gratificante. È iniziato quando la proposta e il valore unico di Quakebots gli hanno valso un premio per la fase 1 dello strumento per le PMI di Orizzonte 2020, un importante premio economico della Commissione europea per lo sviluppo e la commercializzazione di ulteriori prodotti. Monitoraggio 24/24 e 7/7 degli edifici in Italia I partner del progetto hanno testato il dispositivo presso l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile. L’Università di Perugia ha certificato il sistema. Prove pilota in oltre 70 comuni italiani hanno monitorato municipi, scuole, ospedali e edifici pubblici. Il sistema è già installato nelle volte di Giotto e Cimabue presso la Basilica di San Francesco d’Assisi per garantire il monitoraggio continuo di uno dei monumenti storici più importanti d’Italia. Wise Robotics, coordinatore del progetto, ha anche firmato diversi accordi di partnership per estendere la sua rete commerciale e i suoi servizi. «Uno dei principali risultati del 2018 è stato il monitoraggio dei magazzini industriali EXXON Mobil all’interno della raffineria di Augusta, in Sicilia», afferma Alessandroni. Amministrazioni pubbliche, gestori di beni culturali, condomini e proprietari immobiliari, aziende e fabbriche hanno già adottato il sistema. Oltre 340 dispositivi sono al lavoro in tutta Italia, e il numero è in costante crescita.
Parole chiave
Quakebots, edifici, terremoti, vibrazioni, vibrazionale e sismico